Cresce l’incidenza delle garanzie accessorie, come furto, incendio e Kasko pari al 23,3% dei premi raccolti nel comparto auto, secondo l’analisi IVASS sulle attività assicurative del comparto auto nel 2022.

Analisi del ramo CVT

Il volume dei premi contabilizzati nel comparto auto (rami 3, 10, 12) nel 2022 ammonta a 15,2 miliardi, pari al 42,6% della produzione nei rami danni. Tale quota risulta in calo rispetto al 44,7% nel 2021. L’incidenza delle garanzie accessorie è in aumento rispetto alla componente obbligatoria con il 23,3% dei premi raccolti nel comparto auto riconducibile al ramo CVT.

Le imprese leader nel ramo r.c. auto e natanti detengono una solida posizione di mercato anche nel mercato delle garanzie accessorie. L’elevata correlazione, pari a 0,973, tra la raccolta premi nei due comparti suggerisce un ridotto grado di specializzazione nella componente obbligatoria o nel ramo CVT.

Il risultato complessivo del conto tecnico nel comparto auto è pari a 4 milioni di euro, in riduzione di -932 milioni rispetto al 2021 (-755 milioni sul 2019). L’andamento è riconducibile alla perdita tecnica nel ramo r.c. auto e natanti (-154 milioni contro un utile di 694 milioni nel 2021) e alla contrazione dell’utile tecnico nel ramo CVT, pari a 158 milioni nel 2022 (242 milioni nel 2021).

A livello di singola impresa, un risultato tecnico positivo nel ramo CVT si accompagna
frequentemente a un risultato negativo o solo lievemente positivo nei rami obbligatori. A livello aggregato il comparto auto risulta in utile grazie all’andamento della gestione nel ramo delle garanzie accessorie.

La raccolta premi
La raccolta realizzata sul mercato italiano dalle imprese vigilate e dalle sedi secondarie stabilite in Italia di imprese aventi sede legale in un altro Stato dello SEE, ammonta a 3.885 milioni di euro, in crescita del +6,9% sul 2021. Si nota una crescente penetrazione delle imprese SEE (Fig. 2320) con una quota di mercato che raggiunge l’8,8% del totale (7,9% nel 2021), corrispondente a una raccolta premi pari a 342 milioni (+18,4% rispetto all’anno precedente).

I premi del lavoro diretto italiano nel ramo CVT raccolti dalle imprese vigilate sono pari a 3.543 milioni di euro, in crescita del +6,3% sul 2021 e del +13,8% sul 201922. L’incidenza
sul totale dei rami danni continua a salire e raggiunge il 9,9% (9,1% nel 2019).

Nel primo semestre 2023, prosegue nel ramo CVT l’incremento della raccolta dei premi lordi contabilizzati, che ammonta a 1.964 milioni di euro (+11,1% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente), consolidando la crescita in atto da alcuni anni

Nel 2022 cresce la quota di mercato delle imprese che si avvalgono in prevalenza del canale diretto, pari al 10,3%, seguite dalle imprese operanti principalmente nel canale bancario/finanziario che presentano una quota di mercato pari al 2,3%.

I costi di gestione
Nel 2022 l’expense ratio del comparto auto, ossia l’incidenza delle spese di gestione23 sui premi contabilizzati, risulta stabile su base annua e pari al 31,8%. L’indicatore è in crescita di circa un punto rispetto al 2017 (30,7%).
Il più elevato expense ratio nel ramo CVT è dovuto alla maggiore incidenza sui premi contabilizzati delle provvigioni di acquisizione e di incasso, doppio (21,7% dei premi) rispetto al ramo r.c. auto (10,9% dei premi). La composizione delle spese di gestione è invariata nel tempo.

Frequenza e costo medio dei sinistri nel ramo CVT
Il numero dei sinistri con seguito del ramo CVT relativi all’anno di accadimento torna ai livelli del 2019 (1,3 milioni) per una ripresa dei furti auto24 e la crescita dei sinistri  connessi con le coperture kasco/collisione. Le restrizioni alla circolazione avevano ridotto le attività criminose e limitato la circolazione dei veicoli. La frequenza sinistri è pari al 5,89%, in linea con i valori del 2019 (5,93%).

Il costo medio dei sinistri pagati nell’anno di accadimento ammonta a 1.538 euro, in aumento su base annua del +2,7% in termini nominali e in riduzione del -5% in termini reali.
L’ammontare medio riservato al lordo dei sinistri IBNR è pari a 2.526 euro, in aumento del +3,3% rispetto al 2021. Ne consegue un costo medio complessivo pari a 1.746 euro, in crescita del +3,2%, in termini nominali (-3,2% in termini reali).

Per le garanzie accessorie, l’aumento della frequenza sinistri (+9,9%) guida la crescita del premio puro, a differenza del ramo r.c. auto.

Principali indicatori tecnici nel ramo CVT
Gli indicatori tecnici del loss ratio e combined ratio di competenza26 sono in crescita e raggiungono rispettivamente il 63,8% (62,3% nel 2021) e il 96,5% (95,1% nel 2021) dei premi.
Le imprese che si avvalgono prevalentemente del canale diretto per distribuire i loro contratti presentano un loss ratio di competenza più basso, pari al 52,1%. Per tali imprese il combined ratio (pari al 95,9%) risulta elevato a causa della rilevante incidenza sui premi delle provvigioni di acquisizione e di incasso27, le quali hanno portato a un deterioramento dell’expense ratio vicino al 40%.

La gestione dei sinistri accaduti in anni precedenti a quello di bilancio, comprensiva del saldo dei recuperi, produce un impatto positivo sul saldo e sul conto tecnico del ramo CVT (0,7% dei premi di competenza).
L’indice è in contrazione rispetto all’anno precedente (1% nel 2021).

Risultato del conto tecnico nel ramo CVT
Il risultato del conto tecnico al netto della riassicurazione ammonta a 158 milioni di euro, pari al 4,6% dei premi di competenza, in calo rispetto all’anno precedente (242 milioni
ovvero il 7,5% dei premi di competenza).

La flessione del risultato del conto tecnico rispetto all’anno precedente riflette principalmente l’aumento dell’onere dei sinistri (+185 milioni) e delle spese di gestione (+59 milioni), la riduzione della quota dell’utile sugli investimenti (-27 milioni) e il peggioramento del saldo delle cessioni in riassicurazione (-11 milioni). Il tutto è solo parzialmente compensato dall’incremento della raccolta premi (+195 milioni).

Nei primi sei mesi del 2023, migliora il risultato tecnico al lordo delle cessioni in riassicurazione relativo al ramo CVT, che a fine 2022 ammontava a 146 milioni di euro. Il rafforzamento del saldo positivo tra la raccolta premi di competenza (+9,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente) e gli oneri dei sinistri di generazione corrente (+8,2%) determina un miglioramento del loss ratio di competenza di 0,5 punti percentuali. Si innalza inoltre la quota, riconosciuta a conto tecnico, degli utili derivanti dalla gestione
degli investimenti sugli attivi a copertura delle riserve tecniche del ramo.

In termini relativi, il risultato tecnico del ramo CVT è pari a 7,3 euro per unità di rischio, in riduzione di -3,5 euro su base annua (-34,0% sul 2021), ma in aumento di 2,1 euro  rispetto al 2019 (+32,7%).