Il riassicuratore francese Scor ha stimato un incremento del 13,6% dei premi lordi incassati con i rinnovi del 1° gennaio 2024 nella riassicurazione Danni. Un incremento superiore alle medie annue ipotizzate dal piano strategico “Forward 2026”.

Scor sottolinea di aver seguito le indicazioni del piano annunciato nel settembre 2023, ampliando la propria attività Danni, costruendo al contempo un portafoglio equilibrato e resiliente, in un contesto di mercato ancora “hard”.

Scor ha registrato un aumento del volume dei premi lordi del 13,3% nei settori Engineering, Marine e International Casualty, migliorando la diversificazione del portafoglio.

Circa il 62% dei premi di riassicurazione Danni di Scor, che rappresentano il 41% del totale Danni, viene rinnovato a gennaio.

Nell’ambito delle linee Danni convenzionate, Scor ha annunciato premi lordi rinnovati per 2,20 miliardi di euro, pari a un aumento dello 0,8% rispetto ai rinnovi di gennaio 2023. L’aumento, spiega il riassicuratore francese, è stato determinato dalla continua e disciplinata sottoscrizione di Nat Cat e dalla diminuzione delle esposizioni nel settore US Casualty.

Nel complesso, Scor migliora ulteriormente la redditività tecnica attesa con un incremento di 1,5 punti sul net ratio di sottoscrizione (escluse le Alternative Solution), soprattutto grazie a un incremento dei prezzi del 3,1%, di cui +6,6% sulle attività non proporzionali.

Per i prossimi rinnovi, Scor prevede prezzi adeguati al rischio nel 2024 e una ulteriore crescita del portafoglio nel corso dell’anno.

Jean-Paul Conoscente, Ceo del settore Danni di SCOR, ha commentato: “Dopo i rinnovi nel corso del 2023, contrassegnati dal mercato più difficile visto negli ultimi 20 anni, Scor continua a migliorare la qualità e la redditività del suo portafoglio Danni, mantenendo prezzi e condizioni competitive. In questo mercato favorevole, stiamo cogliendo opportunità interessanti, come dimostra la crescita del 13,6% realizzata a gennaio. Mi aspetto che le condizioni di mercato attraenti continuino per il resto dell’anno, alimentate dalla domanda dei cedenti e dalla continua disciplina da parte dei riassicuratori”.