Vittoria Assicurazioni ha chiuso il 2022 con una raccolta premi pari a € 1.679,4 milioni (€ 1.590,8 milioni al 31 dicembre 2021), in crescita del 5,6%, principalmente grazie al contributo rilevato nei Rami Elementari (+14,6%).

Nel dettaglio i premi Danni (lavoro diretto) sono in crescita del +4,9% a € 1.325,1 milioni (€ 1.263,5 milioni nel 2021). In particolare, la raccolta dei premi Auto è in crescita dello 0,7% e ammonta a € 886,7 milioni (€ 880,9 milioni nel 2021) mentre quella dei premi Non Auto è in crescita del 14,6% e ammonta a € 438,4 milioni (€ 382,6 milioni a dicembre 2021).

I premi Vita (lavoro diretto) sono in crescita del +8,3% a € 354,3 milioni e il risultato del conto tecnico dei Rami Vita ammonta a – € 6,2 milioni (€ 1,6 milioni nel 2021).

Il rapporto Sinistri a Premi Rami Danni (lavoro conservato) è pari al 69,2% (60,6% nel 2021) e il Combined Ratio al 96,3% (87,5% nel 2021).

L’utile netto cala a € 62,5 milioni, contro € 102,1 milioni del precedente esercizio. La straordinarietà del contesto inflattivo – spiega la compagnia in una nota – ha negativamente influito sul risultato tecnico del segmento assicurativo Danni incidendo, per l’esercizio 2022, sul costo medio dei sinistri dei quali, in aggiunta, si rileva una frequenza in aumento nel segmento RC Auto, a seguito della ripresa della circolazione dopo l’allentamento dei “lockdown” nazionali avvenuti durante il periodo di pandemia. Il progressivo peggioramento dei Rami Danni è conseguente alla maggiore incidenza dei sinistri di importo consistente e alla maggiore periodicità di avvenimento di eventi naturali.

In tale contesto, anche il perdurare della diminuzione del premio medio RCA ha influito negativamente sul risultato tecnico.

Vittoria si è attivata per porre rimedio all’insufficienza del premio medio RCA, attraverso una progressiva campagna di incremento di tali premi, che esplicherà a pieno il suo effetto nel corso dei prossimi due anni. Anche per quanto attiene l’aumento dei danni derivanti da fenomeni atmosferici, le condizioni contrattuali dei rami maggiormente interessati saranno progressivamente modificate in modo tale da mitigare l’impatto negativo sul risultato dei prossimi esercizi. Inoltre, sono stati introdotti criteri più severi per la sottoscrizione di nuovi contratti che prevedono tali garanzie.

Vittoria prevede, a partire dal 2023, un progressivo ritorno ai risultati registrati negli esercizi passati, riportando il combined ratio attualmente pari a 96,3% (87,5% al 31 dicembre 2021), in linea con gli esercizi precedenti.

Gli investimenti complessivi pari a € 4.564,0 milioni aumentano del 6,4% rispetto al 2021 e sono riferiti per € 237,1 milioni (+21,2%) a investimenti con rischio a carico degli Assicurati e per € 4.326,9 milioni a investimenti con rischio a carico della Compagnia (+5,7% rispetto al 2021). L’evoluzione delle politiche monetarie annunciato dalle Banche Centrali verso la fine dello scorso anno (successivamente implementato nel corso del 2022) e l’eccezionalità dei fatti avvenuti nel corso dell’anno causati principalmente dal conflitto russo-ucraino scoppiato verso la fine di febbraio, hanno portato a vendere titoli obbligazionari per € 514,6 milioni di cui € 369,3 milioni relativi a titoli assegnati al comparto durevole, realizzando plusvalenze nette per € 8,3 milioni, di cui € 6,7 milioni relative a titoli assegnati al comparto durevole.

I proventi patrimoniali netti, connessi a investimenti con rischio a carico della Compagnia, ammontano a € 63,8 milioni (tale risultato include rettifiche di valore su investimenti del comparto non durevole per complessivi € 21,9 milioni rese necessarie a seguito dell’andamento negativo dei mercati finanziari e plusvalenze nette da realizzo per € 12,0 milioni) contro € 73,9 milioni dell’esercizio precedente che teneva conto di plusvalenze realizzate per circa € 14 milioni derivanti dalla vendita del palazzo C del Centro direzionale Portello ad AC Milan.

Il patrimonio netto ammonta a € 768,6 milioni, +4,4% rispetto al 2021 (€ 736,5 milioni) e riflette principalmente l’incremento derivante dal risultato di periodo e la distribuzione del dividendo relativo al 2021.

Il Consiglio proporrà all’Assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,47 euro per azione (payout ratio del 40,7%). Il dividendo sarà pagato a partire dal 5 maggio 2023 previo stacco della cedola n. 41 in data 3 maggio 2023.

A livello di risultati consolidati al 31 dicembre 2022 l’utile netto di Gruppo è pari a € 74,8 milioni (rispetto a € 101,3 milioni dell’esercizio 2021). Il ROE è pari al 9,5% contro il 13,9% del precedente esercizio.

Il risultato del segmento assicurativo, al lordo delle imposte e delle elisioni intersettoriali, è pari a € 113,4 milioni (141,8 milioni a dicembre 2021) sostenuto dal positivo contributo del risultato tecnico dei Rami Danni.