Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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C’è stata una nuova frenata delle polizze vita a dicembre. Secondo il report pubblicato ieri da Ania, la nuova produzione è stata infatti pari a 5,8 miliardi, l’ammontare più basso degli ultimi otto anni rispetto a quel mese. Le compagnie di assicurazioni, in un contesto di ripresa dei tassi d’interesse, continuano evidentemente a soffrire della concorrenza di altri prodotti d’investimento che riescono a offrire rendimenti più elevati. Un trend che va avanti da mesi: il dato complessivo di nuova produzione del 2022 è stato infatti di 73,2 miliardi, che rappresenta una frenata del 14% rispetto all’anno prima. Ma la situazione, riferiscono fonti ben informate, appare sotto controllo e l’andamento della prima parte dell’anno che si è appena aperto sarebbe in recupero.
Nonostante l’andamento molto negativo dei mercati finanziari Anima Holding ha chiuso il 2022 con commissioni nette di gestione per 289 milioni, limitando il calo al 2% rispetto al 2021. Questo grazie alla raccolta netta positiva per 1,6 miliardi (2,4 miliardi con le deleghe assicurative di ramo I) che, seppur in calo dai 6,07 miliardi del 2021, hanno portato il totale delle masse gestite a fine dicembre a 177,1 miliardi.
Per il quarto trimestre consecutivo aumenta il tasso di default delle imprese. L’evidenza emerge dall’ultima edizione del Barometro Crif sul credito alle imprese.
Nel 2022 Credem registra un utile netto consolidato di 317 milioni (+23,4% sul 2021). Il risultato supera le stime fornite da Intesa Sanpaolo (307 milioni) e da Banca Akros (310 milioni) ed è frutto dell’aumento dei tassi. Il dato però non tiene conto dell’apporto contabile dell’acquisizione della Cassa di risparmio di Cento, che aveva influenzato in positivo il risultato del 2021 per 95,6 milioni. Se si considera questa posta, l’utile netto consolidato si è ridotto in un anno del 10% (era di 352,4 milioni).
Le perdite assicurate a livello mondiale per catastrofi naturali hanno superato nel 2022 i 130 miliardi di dollari. A far saltare i conti è stato Ian, l’uragano più costoso mai registrato prima, che da solo ha pesato 50-55 miliardi. Fenomeni rilevati da Aon, colosso mondiale nella gestione dei rischi, che ieri ha diffuso il report 2023 «Weather, Climate and Catastrophe Insight», che identifica i trend dei disastri naturali e dei cambiamenti climatici.

Su bullismo e cyberbullismo una girandola di cifre: nel 2021 la Polizia Postale ha trattato 458 casi (scesi a 323 l’anno successivo); pressoché nello stesso periodo, tra gennaio 2021 e febbraio 2022, gli episodi sarebbero stati, invece, 19.800, secondo l’Ong “Bullismo senza frontiere” (e altre ricerche danno riscontri ancora differenti). Sono numeri difficilmente conciliabili, anche se è presumibile che il dato delle notizie arrivate in commissariato sia decisamente ridotto rispetto al totale, non noto nella sua esatta consistenza, di un fenomeno, che comprende anche l’enorme cifra oscura degli episodi che rimangono sottotraccia.
Più tutela infortunistica per gli studenti. E i docenti. Intesa tra i ministeri dell’istruzione e del lavoro per ampliare le coperture assicurative Inail per l’alternanza scuola-lavoro. In occasione della seconda riunione del tavolo tecnico sulla sicurezza sul lavoro, la titolare del Lavoro Marina Calderone, di concerto con il ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, ha annunciato l’intervento di ampliamento dei soggetti tutelati contemplati dal decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124 che disciplina l’assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali del personale della scuola, sia i docenti sia gli studenti.
A differenza del bonus carburante, non è attualmente prevista alcuna proroga all’aumento della soglia di esenzione dei fringe benefit, tornata, dunque, nel 2023, a quella ordinaria di 258,23 euro, prevista dall’art. 51, comma 3, ultimo periodo, Tuir. Quest’ultima è stata oggetto negli ultimi anni di interventi legislativi volti ad incentivare l’erogazione da parte dei datori di lavoro di beni e servizi utili a sostenere il reddito dei lavoratori e a contrastare le difficoltà conseguenti, dapprima, alla crisi pandemica e, in seguito, alla crisi energetica e all’inflazione.
  • Sace
Al via la garanzia in favore di Reale Mutua e Italiana assicurazioni (Reale Group) per il rilascio di coperture assicurative in favore delle imprese consumatrici di energia, favorendo l’allungamento dei termini di pagamento delle bollette energetiche.

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  • Allarme hacker, ci sarà un decreto
Un decreto per uniformare e raccordare la prevenzione informatica delle Regioni con l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale in modo da stringere le maglie e difendersi meglio da attacchi hacker che si fanno sempre più pressanti. Anche perché al momento solo cinque amministrazioni sono coinvolte in questa iniziativa. Dopo la grande paura dell’assalto degli incursori di Black Basta ed EXSiArgs, l’Italia e gli altri Paesi coinvolti corrono ai ripari per evitare che si ripetano episodi simili. Anche se, come è emerso dal vertice di ieri mattina a Palazzo Chigi, al quale hanno partecipato il sottosegretario con delega alla cybersecurity Alfredo Mantovano, con i direttori dell’Acn Roberto Baldoni e del Dis Elisabetta Belloni, in Italia «nessuna istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita». Nel 2022 solo la polizia postale ha diramato oltre 113 mila alert di vulnerabilità (+2% rispetto all’anno precedente). Un enorme lavoro di protezione e verifica delle minacce da parte degli specialisti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic). Al momento risultano solo 22 aziende bucate dal virus ransomware lanciato dagli hacker, che da fine 2022 scansionano in modo automatico il web proprio alla ricerca di chi non ha raccolto l’invito del 23 febbraio 2021 della società californiana VMware, produttrice del sistema informatico preso di mira, ad aggiornare con una patch specifica le protezioni.
  • Come evitare un attacco e come assicurarsi contro i danni informatici
Mai cliccare su mail sospette, tenere il computer aggiornato. esistono sempre più assicurazioni che offrono copertura informatica. Consiste nel «pagare il riscatto» per liberare i dati in ostaggio. Le perplessità su questo sistema sono però innumerevoli: in particolare, come fu ai tempi del boom dei sequestri di persona l’introduzione del blocco dei beni della famiglia del rapito, si teme che un sistema che faciliti il pagamento renda più frequenti gli attacchi. È sempre consigliato avere un backup secondario di tutti i sistemi e di tutte le informazioni cruciali per il funzionamento dell’azienda. Di modo che, qualora si fosse colpiti, mentre gli hacker bloccano i nostri server noi possiamo riprendere le operazioni attraverso quelli paralleli, che devono essere inaccessibili e conservati in un altro luogo per essere posti in assoluta sicurezza.
  • Esiste il pericolo di un’«epidemia sismica»
Due terremoti hanno lacerato il Sud della Turchia e il Nord della Siria con rilevante intensità alle 2.17 di ieri mattina e alle 11.24 (ora italiana) raggiungendo rispettivamente la magnitudo di 7.8 e 7.5 della scala Richter. Ricostruiamo il drammatico evento con il professor Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). I due terremoti fanno parte di un’unica sequenza sismica scatenata all’incrocio di quattro placche che si scontrano di continuo — Anatolica, Arabica, Euroasiatica e Africana—, accumulando energia sino a provocare l’attivazione di una lunga faglia. Per questo l’intera area è classificata tra quelle con la pericolosità più alta del Mediterraneo.

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  • La terra si apre per 150 chilometri. Migliaia di morti
Due grandi terremoti tra Turchia e Siria. Almeno 3.700 le vittime e popolazione al gelo. Edifici sbriciolati, vie di comunicazione interrotte e centinaia di famiglie rimaste intrappolate sotto le macerie: il bilancio è destinato ad aggravarsi. Colpiti anche i campi dei profughi siriani
  • Latte nel tiramisù vegano, ragazza muore per shock allergico
Avevano scelto il locale per la cucina vegana, sicuri di poter cenare senza rischi, vista l’allergia ai latticini della ragazza. Ai tavoli del ristorante specializzato in hamburger in corso Garibaldi, pieno centro di Milano, la sera di giovedì 26 gennaio, la coppia di fidanzati cenava tranquillamente. Fino a quando la giovane, poco più che ventenne, si è sentita male dopo aver iniziato a mangiare una porzione di tiramisù. Pochi cucchiaini di dolce che le hanno provocato uno shock anafilattico violentissimo. Trasportata d’urgenza al San Raffaele, è morta dopo dieci giorni di coma, nella notte tra ieri e domenica. Ora per questa morte assurda, il pm LucaGaglio, con la procuratrice aggiunta Tiziana Siciliano, ha iscritto nel registro degli indagati il titolare e il responsabile della produzione, oltre a due dipendenti, dell’azienda dell’hinterland di Milano che ha confezionato il prodotto. Accusati tutti di omicidio colposo, frode nell’esercizio del commercio e vendita di sostanze alimentari non genuine.

  • Eurovita, stop ai riscatti fino al 31 marzo
  • Catastrofi naturali: perdite per 313 miliardi $, 30mila morti
  • Cybersecurity, alzato il livello di guardia su Tlc, energia e sanità
L’attacco è iniziato nella serata di venerdì scorso ed è proseguito per tutto il fine settimana. Grazie alle falle dei sistemi informatici non aggiornati, i server VMware ESXi – soprattutto europei e nord americani – sono finiti bersaglio di una campagna di cybercrime su scala mondiale, allo scopo di trafugare «informazioni riservate» per poi chiedere il pagamento di un «riscatto». Un’operazione che, allo stato, sembra aver solo sfiorato l’Italia: «nessuna istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita» fa sapere Palazzo Chigi. Tuttavia, sono 22 le imprese che risultano «infettate», mentre ci sono 437 enti – tra i quali alcuni ritenuti «significativi» come Università e dipartimenti di ricerca – su cui si stanno svolgendo verifiche.
  • «Nel mirino le piccole aziende che non aggiornano i sistemi»

Handelsblatt

 

  • Gli assicuratori vita puntano sugli investimenti in liquidità
Le autorità di vigilanza criticano la tendenza ad aumentare gli investimenti alternativi. Gli assicuratori vita tedeschi stanno cambiando la loro politica di investimento, e non del tutto volontariamente. La corsa del settore, durata anni, verso investimenti alternativi come progetti infrastrutturali, finanziamenti di prestiti o investimenti aziendali sta rallentando. Il motivo principale è l’aumento dei tassi d’interesse, che rende nuovamente interessanti le forme d’investimento classiche, come le obbligazioni governative e societarie. “La pressione per trovare alternative di investimento ai titoli a tasso fisso sta diminuendo a causa dell’aumento dei tassi di interesse”, afferma Stephan Kalb, esperto di assicurazioni presso l’agenzia di rating Fitch. Ciò riduce anche la motivazione degli assicuratori vita a occuparsi di investimenti più complessi. L’autorità di vigilanza finanziaria Bafin dovrebbe prendere nota di tali dichiarazioni con l’avviamento. Negli ultimi tempi ha seguito criticamente l’espansione degli investimenti alternativi e i rischi ad essi associati. Le autorità di vigilanza hanno recentemente criticato nel proprio “Bafin Journal” il fatto che la quota degli investimenti alternativi sul totale degli investimenti degli assicuratori sia addirittura aumentata dopo la svolta dei tassi di interesse, ma che il settore manchi in parte delle necessarie conoscenze specialistiche.