Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Un pool banche, reti di consulenti finanziari e assicurazioni che hanno distribuito le polizze potrebbero scendere in campo per salvare Eurovita. A meno che non si trovi un grande operatore disposto a rilevarla (ipotesi che al momento appare improbabile). Questa è la soluzione di sistema su cui, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si starebbe lavorando per mettere in sicurezza l’assicurazione finita in gestione provvisoria dopo che Ivass ha chiesto a più riprese all’azionista Cinven, senza successo, di ricapitalizzarla. Un piano coordinato a livello istituzionale da Ivass e Ania per formare una rete di salvataggio che il mondo bancario conosce bene ma che è tutta nuova in quello assicurativo. E, in questo progetto, coinvolgere la stessa Cinven, in qualche modo prima responsabile di questa situazione.
FinecoBank nel lungo termine ha come obiettivo essere presente nei «Paesi d’interesse dell’Europa», fiduciosa su un 2023 che porterà «ricavi e utili ancora in crescita rispetto al 2022». A dirlo è Alessandro Foti, amministratore delegato di FinecoBank, in un’intervista rilasciata a ClassCNBC, nella quale ha definito le prospettive del gruppo bancario in un anno complesso ma «anche in miglioramento», tra inflazione e nuove direttive Ue. L’obiettivo della banca è «essere presente nei Paesi d’interesse dell’Ue facendo le cose con la giusta progressività», ha detto Foti, spiegando che «l’anno è partito su una base più solida e leggibile, con i mercati che hanno trovato un certo tipo di compostezza. Si è registrato un ritorno degli investimenti, anche perché la prospettiva di tassi di interesse a livelli normali rende tutta una serie di asset nuovamente appetibili». Fineco comunque non pensa a fare acquisizioni, ma vuole continuare a crescere organicamente.
Il Fsi di Maurizio Tamagnini sale ancora nel capitale di Anima. Dopo gli acquisti della scorsa settimana il fondo è balzato prima all’8,5% (lo scorso 15 febbraio) e poi al 9% (il 17). Viene così raggiunta la soglia che Fsi si era prefissata negli accordi con l’advisor finanziario Mediobanca, responsabile degli acquisti sul mercato. Con il blitz di martedì 14 Fsi si era portato al 7,2% di Anima con un esborso di 108,7 milioni. Dopo gli investimenti in Cedacri, Lynx e Cerved, con l’ingresso in Anima la sgr di Tamagnini ha così confermato l’interesse per quelle nicchie dei servizi finanziari dove l’utilizzo delle nuove tecnologie è oggi sempre più intenso. Con l’ingresso di Fsi inoltre il fronte dei soci italiani ha superato il 40%, tenendo conto anche del 3% comprato nella primavera scorsa da Francesco Gaetano Caltagirone. Con alcuni arrotondamenti la compagine potrebbe rapidamente raggiungere la maggioranza assoluta del capitale mettendo in sicurezza il controllo della sgr da appetiti stranieri.
Spunta il nome di Renata Polverini per la presidenza di Covip. Per ora è solo una voce di mercato ma che si sta intensificando con l’avvicinarsi della scadenza per il rinnovo del vertice della commissioni guidata dal 2016 da Mario Padula. L’incarico scade la prima settimana di marzo e nei giorni scorsi, nel suo discorso durante l’assemblea di Assofondipensione, aveva annunciato pubblicamente di essere a fine mandato, quasi desideroso di tornare alla carriera di professore universitario.

Nel 2023 per coprire un anno di contribuzione volontaria occorre una spesa minima di 3.870 euro. I nuovi parametri sono indicati nella circolare Inps n. 22/2023. Valori 2023. Le somme da versare differiscono a seconda della decorrenza dell’autorizzazione: prima o dopo il 31 dicembre 1995. L’ammontare del contributo volontario si ottiene, infatti, applicando alla retribuzione di riferimento (quella dell’ultimo anno di lavoro), l’aliquota contributiva vigente che per gli ex dipendenti è pari al 27,87%, se autorizzati sino al 31 dicembre 1995, e al 33%, per le autorizzazioni successive. Salgono i massimali annui imponibili: prima fascia 52.190, massimale 113.520 euro. Esiste anche una retribuzione base (minimale), pari al 40% del minimo di pensione mensile. In altri termini, per il 2023, con un minimale di retribuzione settimanale pari a 227,18 euro, il contributo non può essere inferiore a 63,32 euro per i soggetti autorizzati sino al 31 dicembre 1995 e a 75 euro e per le autorizzazioni successive.
Da Assirevi arrivano le liste di controllo delle informazioni integrative da fornire nelle note ai bilanci redatti secondo i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) per compagnie di assicurazione (bilanci consolidati e altri casi previsti dalle norme) e intermediari bancari e finanziari e la lista di controllo delle informazioni integrative da fornire nelle note ai bilanci secondo i principi contabili nazionali per le compagnie di assicurazione. Le checklist pubblicate da Assirevi (che riunisce 16 società di revisione italiane di grandi, medie e piccole dimensioni) hanno subito alcune modifiche rispetto allo scorso anno. Le checklist, come spiega una nota, sono state aggiornate per tenere conto delle modifiche intervenute nei principi contabili e nella normativa primaria e secondaria di riferimento nonché per tenere conto delle indicazioni fornite dalle autorità di vigilanza applicabili alla redazione dei bilanci al 31 dicembre 2022 con particolare riferimento alle integrazioni da apportare all’informativa di bilancio.
Il comune risarcisce la vittima dell’incidente stradale e i parenti perché non ha installato il guard-rail né eliminato o segnalato la situazione di pericolo. Oltre che come custode della cosa, l’amministrazione risponde in quanto non ha dotato della protezione la strada che costeggia il fossato, mentre la presenza del traliccio ferroviario a poca distanza dalla carreggiata è una delle ipotesi per cui la normativa prevede l’apposizione della barriera. È quanto emerge dall’ordinanza 5116/23, pubblicata il 17 febbraio dalla terza sezione civile della Cassazione.
«Le polizze assicurative sono un tema fondamentale per l’agricoltura del futuro». Lo afferma Cristian Maretti, presidente di Legacoop Agroalimentare, che a ItaliaOggi spiega il progetto Life Ada, messo in piedi con Unipol e Cia, proprio sull’adattamento al cambiamento climatico. «Abbiamo iniziato a lavorarci qualche anno fa, in particolare con le filiere di vino (Cevico), ortofrutta (Apofruit) e Parmigiano Reggiano (Granterre), in quanto ci interessa analizzare le dop con i cambiamenti climatici. Perché i disciplinari di produzione sono un vantaggio, ma possono essere un freno; dobbiamo domandarci che succede se smette di piovere e non posso più produrre mais per le bovine che fanno latte per la Dop». Nel progetto Ada, implementato in Emilia Romagna per essere poi allargato a Veneto, Toscana e Lazio, «abbiamo coinvolto Unipol», chiosa Maretti, «per capire se sia possibile differenziare i rating assicurativi sulla base dell’attività di ogni singolo assicurato e sulla base del rischio rispetto alla loro collocazione geografica»
La zootecnia italiana non è responsabile del cambiamento climatico. Al contrario, negli ultimi 20 anni l’intero sistema allevatoriale (bovini da latte, non da latte, bufali, ovini, caprini, suini, equini, muli e asini, pollame, conigli) ha ridotto in modo costante le emissioni di metano, contribuendo al raffreddamento climatico e alla sostenibilità, tanto da arrivare a un saldo negativo di -49 mln di tonnellate di CO2 equivalente. A mettere in discussione le accuse di scarsa sostenibilità, spesso rivolte all’allevamento, arriva lo studio di un team di ricercatori dell’Università di Sassari, pubblicato sulla rivista scientifica Q1, che, utilizzando una nuova metrica proposta da fisici dell’Università di Oxford, ha ricalcolato il sistema delle emissioni dei gas ad effetto serra in base alla loro permanenza in atmosfera.


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  • L’incidente mortale di Tesla con il camion dei pompieri attira l’indagine dell’autorità di regolamentazione
La US National Highway Traffic Safety Administration ha chiesto a Tesla Inc. maggiori informazioni su uno dei suoi veicoli che si è scontrato con un camion dei pompieri in un incidente mortale nell’area della baia di San Francisco. L’agenzia ha contattato il produttore dopo l’incidente avvenuto nella contea di Contra Costa durante il fine settimana del Presidents’ Day. I vigili del fuoco della contea hanno dichiarato in un tweet del 18 febbraio che una Tesla ha colpito uno dei suoi camion che stava bloccando le corsie mentre interveniva per un precedente incidente.

  • L’assicurazione contro la disoccupazione prevede un avanzo finanziario storico
L’anno scorso, i conti di Unédic erano in attivo e dovrebbero mostrare un surplus cumulativo di 17,1 miliardi di euro nei prossimi tre anni. 8,6 miliardi nel 2025, un record assoluto. Il miglioramento dell’occupazione, l’inflazione e le riforme del sistema previdenziale sono tutti fattori che giocano a favore.