I VINCITORI DELL’EVENTO CHE PREMIA LE ECCELLENZE ASSICURATIVE
di Anna Messia
Da una parte c’è l’effetto indesiderato dell’inflazione, che sta facendo inesorabilmente aumentare i costi dei sinistri. Dall’altra c’è l’opportunità di scoprire il valore delle assicurazioni in un mondo che si è fatto decisamente più rischioso. Da una parte c’è la frenata della raccolta delle polizze Vita, con le famiglie che, con l’aumento dei prezzi, fanno più fatica a risparmiare come prima. Dall’altra però, finiti gli anni dei rendimenti negativi, ora c’è l’occasione di offrire finalmente prodotti più appetibili, grazie alla ripresa dei tassi d’interesse.

Si è aperto in chiaro scuso il 2023 per le compagnie di assicurazione che sono però pronte a raccogliere la sfida, e a cavalcare le opportunità che comunque saranno numerose. E’ questo il sentiment diffuso tra gli assicuratori emerso durante la 21esima edizione degli MF- Milano Finanza Insurance Awards tenutosi a Milano il 7 febbraio scorso con una Charity Dinner a favore di Wamba Onlus organizzata al Westin Palace di Piazza della Repubblica, per premiare le eccellenze del settore: l’industria, come delineato dalla parole dei protagonisti, ha un ruolo chiave per aumentare la protezione di famiglie e imprese in un mondo che sta cambiando rapidamente, e con il nuovo anno il loro peso potrà aumentare.

«Basta guardare ai fatti successi nelle ultime 48 ore per rendersi conto di quando ci sia sempre più bisogno di protezione: un terremoto catastrofico, un attacco cyber internazionale e l’acuirsi di un conflitto che rischia sempre più di allargarsi a livello mondiale», ha ricordato la responsabile del servizio tutela clientela e educazione finanziaria di Ivass, Maria Luisa Cavina aprendo la serata e invitando ad una cooperazione tra il regolatore e le imprese di assicurazione per «trovare insieme nuove strade per dare impulso al comparto Danni e a quello Vita». Da rivedere, come noto, c’è per esempio il mercato dell’RcAuto, e al riguardo il dialogo è stato avviato, ma anche le regole delle polizze tradizionali di ramo primo, ovvero le gestioni separate, tornate in questi mesi sotto i riflettori. E riguardo al rischio che aumenti dei costi dovuti all’inflazione vengano scaricati sui clienti Cavina ha individuato nell’evoluzione tecnologica la strada «per efficientare i processi e tamponare le possibili impennate dei prezzi che non aiuterebbero il mercato».

A raccogliere la sfida è stata, Maria Bianca Farina, presidente di Ania, collegata in video durante l’evento, che ha ricordato il valore delle protezione assicurativa e «il ruolo economico e sociale del settore», che può contribuire, per esempio, a colmare il gap esistente in tema di welfare tra l’offerta pubblica e la richiesta crescente di una popolazione che invecchia. Mentre guardando al ramo Vita l’aumento dei tassi consentirà di creare prodotti «più appetibili». Alla domanda di possibili attese per il 2023 ha poi aggiunto che le incertezze restano tante ed è difficile fare previsioni ma se i trend sembrano migliori del previsto. Le ultime stime dicono che «ci sarà rallentamento della crescita ma non una recessione e l’inflazione, dal 9%, dovrebbe scendere verso il 6-7%. Nonostante il rallentamento dell’economia non aiuti, occorre considerare che gli investimenti dovrebbero rimanere vivaci, anche come risultato del Pnrr, e questo dovrebbe sostenere la domanda di assicurazione delle imprese», ha aggiunto.

Le opportunità, quindi, non mancano come ha sottolineato anche l’amministratore delegato di Fideuram Vita, Maria Luisa Gota: «l’aumento dei tassi d’interesse potrà far riscoprire il valore delle gestioni separate». Idee condivise da Giacomo Gigantiello, amministratore delegato di Axa in Italia e da Alessandro Castellano, presidente di Zurich Bank, che ha parlato di «nuove occasioni in un mercato finora rimasto piuttosto stabile». Mentre Gianluca Perin, country manager di Generali Italia ha aggiunto che la sfida più impegnativa «per le compagnie sarà quella di avere un ruolo sociale riuscendo allo stesso tempo a ottenere risultati in crescita» e del resto già in passato, in un contesto molto difficile, il settore ha continuato a crescere, ha ricordato Massimo Monacelli, general manager di Generali Italia. Anche per il 2023 resterà alta l’attenzione sulla sostenibilità, con Generali premiata per le emissioni green bond che si prepara a nuove operazioni e Allianz che come ricordato da Paola Pietrafesa, amministratore delegato di Allianz Bank, ha esteso il concetto Esg anche alla banca. «La sostenibilità, la tecnologia e la ricerca dei talenti saranno i trend del 2023», ha aggiunto Daniele Presutti, senior managing director Insurance Lead for Europe di Accenture, partner di MF-Milano Finanza per gli Insurance Awards, ma «anche il ramo salute sarà ancora centrale». Un comparto, quest’ultimo, cresciuto molto durante la pandemia, con gli italiani che sono diventati più sensibili sul tema, e il fenomeno proseguirà anche quest’anno, ha pronosticato anche Giovanna Gigliotti, amministratore delegato di Unisalute.

Giacomo Campora, ceo di Allianz, in un video messaggio, ha poi ricordato che anche nel nuovo contesto «gli agenti continueranno a dare il massimo contributo consulenziale, anche grazie all’investimento in tecnologia e alla sperimentazione di nuovi prodotti». E Matteo Laterza, amministratore delegato di Unipol Sai, premiato come assicuratore dell’anno, ricordando il recente rinnovo degli accordi distributivi con Bper e Banca Popolare di Sondrio ha aggiunto che anche nel mondo bancario, «dove la penetrazione dei prodotti assicurativi è ancora molto bassa c’è una possibilità di crescita molto ampia», ma oltre che «offrire prodotti adeguati bisogna che la banca investa molto nel suo canale distributivo, nella capacità di vendita del personale e anche nella fase post vendita. Stiamo supportando i nostri partner nel gestire la transizione verso un modello di servizio più adeguato alle esigenze del cliente». Parlando invece della diversificazione del gruppo Unipol in nuovo aree di attività, dal telepedaggio di Unipolmove ai centri sanitari, con i centri Sant’Agostino, Laterza ha spiegato che il filo conduttore seguito è stato quello di trasformare il business assicurativo da tradizionale a innovativo, con un coinvolgimento, anche emotivo dei clienti che non si limitasse ad una semplice transazione economica, al momento del pagamento del premio o del sinistro, ma offrisse una serie di servizi con la creazione di un ecosistema. Riguardo ai risultati ha poi aggiunto che il 2022 è stato un anno difficile ma «ci siamo difesi beni» e quest’anno, con la ripresa dei tassi, anche il settore vita potrà essere rivitalizzato.

Tra gli operatori più dinamici dell’anno appena chiuso si segnala poi il gruppo inglese Howden, premiato come miglior broker. Con l’acquisizione di Assiteca e di altri operatori locali il gruppo sbarcato in Italia ad aprile 2021 è diventato rapidamente il il terzo broker del mercato, con 105 milioni di ricavi netti, ha sottolineato l’amministratore delegato, Federico Casini. Ma pure l’insurtech Yolo, che nel suo capitale vede 8 compagnie di assicurazioni e che lo scorso anni si è quotata, ha ricordato Simone Ranucci Brandimarte, presidente della società, «sfidando le incertezze visto che solo qualche giorno prima era caduto il governo con le dimissioni di Mario Draghi». (riproduzione riservata)


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