PREVIDENZA, IERI L’INCONTRO TRA GOVERNO E SINDACATI. LA MISURA VALE 700 MILIONI DI € ANNUI
di Michele Damiani
I figli anticipano la pensione. Con la riforma della previdenza a cui sta lavorando il governo potrebbe essere infatti allargata a tutte le forme pensionistiche l’opportunità per le donne di ricevere uno sconto per ogni figlio concepito (facoltà attualmente in vigore per il contributivo puro). L’ipotesi è quella di concedere un anticipo di quattro mesi per figlio, per una spesa annua di 700 milioni di euro. È quanto emerso ieri durante la riunione tra il sottosegretario al lavoro Claudio Durigon (in foto) e i sindacati nell’ambito del tavolo sulla riforma delle pensioni, che già più volte il governo ha annunciato che porterà a termine entro la fine di quest’anno. Un incontro definito comunque «interlocutorio» da Durigon, che ha però anche aggiunto come sia stata «vagliata la possibilità di anticipo in relazione al numero di figli, i sindacati propongono dodici mesi, Confindustria quattro. Noi abbiamo detto che sono ottime idee che valuteremo, ma non sappiamo ora come si potranno concretizzare, dipende alla consistenza economica della copertura».

Un incontro interlocutorio, quindi, che però ha fissato uno dei primi punti della riforma, ovvero la possibilità di anticipare l’uscita dal mercato del lavoro in caso di figli. Alcuni dettagli in più arrivano dai sindacati, che hanno parlato a margine dell’incontro. Secondo le parole di Durigon la richiesta delle sigle confederali era quella di dodici mesi, ma comunque gli stessi sindacati parlano positivamente dell’ipotesi dei quattro mesi, che pare quella più calda per il governo.

«Nuove aperture da parte del governo sul fronte pensioni: il ministero del lavoro ha dato una prima disponibilità, per le donne, per un anticipo di quattro mesi sul pensionamento per ogni figlio, allargando a chi sta nel sistema misto la portata di una norma che già esiste per chi rientra nel contributivo puro». Queste, ad esempio, le parole del segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, che riporta poi altri dettagli: «è stata inoltre confermata l’intenzione di riproporre la commissione preposta ad analizzare la separazione della spesa previdenziale rispetto a quella assistenziale, come sarebbe in corso una valutazione con il Mef rispetto alle platee e alle risorse disponibili».

Anche secondo Paolo Capone, segretario generale Ugl, l’ipotesi che possa essere introdotto uno sconto di quattro mesi per figlio su tutte le forme pensionistiche «è da accogliere con interesse. Sicuramente positiva», ha poi aggiunto il segretario Ugl, «anche la conferma che verrà istituita una commissione sulla sostenibilità della spesa pensionistica, passaggio fondamentale per arrivare alla riforma previdenziale e, finalmente, alla suddivisione fra previdenza e assistenza nel bilancio dell’Inps».

Oltre a parlare di prepensionamenti, durante l’incontro si è anche affrontato il tema dei giovani; una delle ipotesi allo studio del governo è quella di prevedere una integrazione al minimo in caso di pensioni basse al termine della carriera lavorativa. La riforma complessiva dovrebbe arrivare entro qualche mese, comunque prima della prossima legge di bilancio.
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