L’incendio nel porto di Iskenderun in Turchia, causato con ogni probabilità dalla caduta di alcuni container provocata dal sisma, causerà una perdita commerciale stimata in circa 679 milioni di dollari. È quanto sostiene un’analisi effettuata dal network di ventiquattro università britanniche Russell Group.

In particolare, l’incendio avrebbe conseguenze importanti interrompendo le esportazioni di ferro e acciaio per 36,7 milioni di dollari e delle importazioni di materie plastiche per 51,4 milioni di dollari. L’analisi si basa sulla modellizzazione di un periodo di tempo che va dal 6 al 28 febbraio 2023, prendendo in considerazione le azioni delle principali compagnie di navigazione, alle prese con cancellazioni, modifiche e cambi di destinazione offerte gratuitamente su tutte le spedizioni dirette a Iskenderun, per tutto il mese di febbraio.

In seguito al terremoto e all’incendio, il porto è stato chiuso e molte compagnie di navigazione hanno rinviato o deviato le spedizioni a Mersin, uno dei porti più grandi della Turchia. Secondo l’analisi di Russell, il flusso commerciale di Mersin durante questo periodo è stimato in 999 milioni di dollari.

Suki Basi, amministratore delegato del Gruppo Russell, ha commentato: “L’incidente di Iskenderun evidenzia un problema ricorrente nel commercio globale, per cui un singolo evento, come la chiusura di un porto, può avere effetti a catena sulle catene di approvvigionamento”.