IL CEO DORIS SI ASPETTA PER IL 2023 UNA RACCOLTA IN CRESCITA DI UN MILIARDO. RACCOLTI 200 MILIONI CON IL DEPOSITO VINCOLATO AL 4%
di Marco Capponi
Ammonta a 50 centesimi il dividendo complessivo proposto agli azionisti di Banca Mediolanum per l’esercizio del 2022, frutto di un acconto di 24 centesimi già distribuiti a novembre, più 26 centesimi proposti come saldo sulla cedola. Agli azionisti saranno distribuiti in dividenti 369 milioni di euro. Questa la proposta del cda presieduto dall’amministratore delegato Massimo Doris, a margine di un bilancio che ha mostrato una buona tenuta, nonostante gli utili in calo. Da segnalare in particolare il margine operativo della banca, che ha segnato il valore record di 680 milioni, in crescita annua del 35%. Merito della «gestione dei costi e dell’impatto positivo dei tassi di interesse sugli accantonamenti», ha informato l’istituto. Il margine da interessi, in particolare, beneficiando delle strette monetarie della Bce e grazie alla forte esposizione del portafoglio crediti e titoli ai tassi variabili, ha evidenziato una crescita del 51%. Più in sofferenza l’utile netto, sceso del 27% annuo a 522 milioni: il dato tuttavia va confrontato con un 2021 in cui c’erano stati numerosi effetti non ricorrenti legati al buon andamento dei mercati, non ripetutosi lo scorso anno.

A fronte di una raccolta totale di 8,3 miliardi (-10% sul 2021), il gestito ha rappresentato la fetta principale della torta: quasi 6 miliardi. Il gruppo ha presentato anche i risultati commerciali di gennaio 2023, pari a 930 milioni. Tra questi il peso della raccolta è stato di 685 milioni, 485 dei quali attribuibili al gestito. Per l’anno in corso la banca punta ad aumentare di 1 miliardo la raccolta totale, arrivando a 9,3 miliardi, di cui 7 miliardi attribuibili all’asset management.

A margine dei conti Massimo Doris ha commentato i risultati raggiunti già raggiunti dall’offerta del conto deposito che offre ai nuovi clienti un vincolo a sei mesi al 4% annuo lordo sui conti correnti Selfy Conto e Conto Mediolanum. «Da metà gennaio abbiamo ricevuto circa 20 milioni di vincoli al giorno, per un totale di 200 milioni raggiunti», ha detto l’ad. Al contempo però il manager ha voluto sottolineare la finalità dell’offerta: «Vogliamo puntare su tre target di clienti: i nuovi che poi diventino attivi, investendo da noi; i già clienti che spostano tutto da noi, anche quello che hanno in altri istituti; e i già clienti che hanno tutto da noi e possono essere incentivati ad aumentare l’allocazione di gestito».

Doris infine ha parlato della proposta della Commissione europea di vietare le commissioni di retrocessione. «La vedo come un’ideologia illiberale», ha detto, elencando tre motivi. «Primo, in un regime fee only (a parcella, ndr) i clienti non accetterebbero di acquistare prodotti come i bond a brevissima scadenza che rendono meno della parcella, e quindi i consulenti non li offrirebbero più». Secondo, «la proposta servirebbe in teoria ad abbassare i costi, ma quelli delle fee sarebbero grossomodo gli stessi». E terzo, «succederebbe quello che è già accaduto nel Regno Unito: la clientela con meno disponibilità si troverebbe senza più consulenza». (riproduzione riservata)
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