di Marco Capponi
Al di là dei luoghi comuni, l’investimento dei giovanissimi sembrerebbe sempre più orientato alla costruzione del proprio futuro pensionistico e sempre meno al trading fine a se stesso. A rivelare questa sostanziale lungimiranza dei nuovi risparmiatori è un sondaggio condotto dall’Istituto tedesco per la ricerca economica (Diw Econ) su commissione di Trade Republic, piattaforma di risparmio digitale con sede in G ermania. Lo studio ha coinvolto oltre 200 mila utenti nel mercato tedesco e ha mostrato anzitutto che quasi la metà del campione (47%) si sta approcciando per la prima volta al mercato dei capitali. La conseguenza diretta di questo dato è che l’età della nuova generazione di investitori è sempre più giovane: oltre i due terzi (70%) hanno meno di 35 anni. Ancor più interessanti le motivazioni che spingono gli utenti a investire nei mercati. Per il 72% del campione il driver principale è infatti la possibilità di contribuire nel lungo periodo alla costruzione del proprio piano pensionistico. Una quota ancora più ampia, il 77%, afferma di investire perché non esiste un’altra via redditizia per risparmiare. Se è quindi ormai chiaro che il rendimento di lungo periodo va cercato nell’investimento, a supportare la tendenza interviene la composizione dei portafogli. Circa l’85% del capitale viene allocato in azioni ed etf, quota che sale addirittura al 90% per gli investitori meno esperti. Questi ultimi tendono a privilegiare prodotti diversificati e meno rischiosi: la quota di nuovi investitori che si dichiara molto tollerante al rischio è di appena l’11%, contro il 19% di chi ha più esperienza nel campo. Un comportamento che si riflette anche nei rendimenti: quello medio annualizzato all’interno del campione è stato superiore al 7% tra gennaio 2019 e aprile 2021, ma è salito all’11% per chi, con lungimiranza, ha scelto di investire nella piattaforma per oltre 12 mesi. (riproduzione riservata)
Fonte: logo_mf