Semplificare le procedure normative e di regolamentazione del settore assicurativo attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, come la firma elettronica e la blockchain, possono dare un nuovo impulso al comparto rendendo le prassi più semplici e immediate.

Il settore assicurativo ha beneficiato negli ultimi anni di alcuni interventi regolatori che hanno abilitato l’utilizzo di alcune tecnologie nella gestione e stipulazione di polizze rendendo il processo più snello ed efficace anche a vantaggio dell’utente.

Oggi l’utilizzo di soluzioni come la firma elettronica e la blockchain possono dare nuovo impulso al settore, trainato sempre più dal digitale, velocizzando i processi documentali complessi e rendendo la firma di sottoscrizione dei contratti più versatile, con la possibilità di effettuarla anche da remoto e in maniera totalmente sicura.

Lo sottolinea IIA – Italian Insurtech Association in una nota.

 

La firma elettronica, definita dal regolamento europeo eIDAS 910/2014, consente di emettere un contratto assicurativo in formato dematerializzato, e gestito in maniera remota grazie al cloud, da qualsiasi tipo di device (PC, tablet, smartphone, etc) senza la necessità di software installati o licenze, rendendo di fatto più semplice e veloce l’utilizzo e la gestione di tutti i processi documentali.

I vantaggi sono evidenti: le procedure sono più semplici e immediate, rendendo il processo amministrativo più veloce, venendo meno la stampa e compilazione a mano di più copie del documento, archiviato digitalmente e sempre consultabile. Inoltre la firma elettronica non è falsificabile, garantendo l’integrità del documento. Da ultimo azzerando l’utilizzo della carta si ha anche un beneficio in termini di minor impatto ambientale.

Il mercato dell’Insurtech sta conoscendo un’espansione considerevole e repentina nell’arco degli ultimi anni, che pone l’accento, anche per quanto riguarda gli aspetti legali, su un nuovo modo di intendere lo svolgimento dell’attività assicurativa – dall’assunzione dei rischi alla proposizione di polizze e alla relazione con i clienti, dalle sottoscrizioni e firme alla gestione dei sinistri – in maniera fortemente digitalizzata.  In questo contesto il tema della firma elettronica è sicuramente centrale perché, sebbene siano vigenti precise disposizioni relative alla firma qualificata e avanzata, c’è la necessità da parte del settore di sviluppare sistemi alternativi di gestione delle firme elettroniche da apporre sulla documentazione precontrattuale e contrattuale, idonee a coniugare duttilità e facilità nell’utilizzo, da un lato, e certezza dell’identità tra il cliente e il firmatario, dall’altro”, ha dichiarato Andrea Polizzi, socio fondatore di IIA.

Vista l’importanza strategica per il settore assicurativo il Regtech è oggetto di un tavolo di lavoro permanete all’interno di IIA in cui esperti di tematiche legali, di compliance, privacy, tecnologia, ecc. si confrontano per aiutare il mondo assicurativo a orientarsi tra le nuove normative italiane ed europee e a creare un dialogo con le autorità competenti per affrontare le questioni istituzionali e normative poste dal cambiamento tecnologico.