ANCORA INDIETRO RISPETTO A INGLESI, TEDESCHI E FRANCESI, MA IL BUSINESS COMINCIA A MUOVERSI
di Andrea Secchi
La casa intelligente sta diventando una realtà anche in Italia, non solo in termini di prodotti e applicazioni, ma di grandezza e maturità crescente del mercato. Lo testimoniano i dati dell’Osservatorio Internet of things della School of management del Politecnico di Milano presentati ieri: il valore di questo settore in Italia è di 650 milioni di euro, +29% rispetto al 2020, ma soprattutto è a un livello superiore di quello di fine 2019, pari a 530 milioni.

Accanto all’acquisto dei dispositivi, il consumatore è sempre più interessato ai nuovi servizi, alla possibilità di gestire da remoto gli oggetti smart in casa e di attivarne le funzionalità avanzate, ciò che genererà molto valore in futuro, perché un elettrodomestico o un sistema di sorveglianza connessi aprono le porte a tutta una serie di funzioni complementari che possono fare la differenza fra una casa realmente smart o meno.

«Nell’ultimo anno è aumentato il livello di maturità del settore, sia sul fronte della domanda che su quello dell’offerta», ha detto Giulio Salvadori, direttore dell’Osservatorio. «Le aziende hanno consolidato strategie e modelli di business basati sulla servitizzazione e il pay-per-use, con il passaggio dalla vendita del solo hardware alla proposta di servizi aggiuntivi, come abbonamenti mensili per servizi di tele-assistenza e manutenzione della caldaia, rilevazione di movimenti sospetti in casa e chiamate di emergenza, monitoraggio della forma fisica e assegnazione di allenamenti personalizzati. Ma anche assicurazioni pay-per-use per proteggere la casa dai furti attivabili anche solo per brevi periodi con tariffa a consumo».

Angela Tumino, altro direttore dell’Osservatorio, ha aggiunto che il 12% delle persone con dispositivi connessi in casa ha già attivato un servizio aggiuntivo, soprattutto vigilanza privata, pronto intervento in caso di guasti, servizi cloud per archiviare video e immagini. E in futuro, il 77% di chi desidera oggetti smart è interessato ad attivare nuovi servizi.

Il focus di marketing per l’offerta è il nuovo modo di vivere la casa scaturito dalla pandemia: anche quando le restrizioni saranno completamente eliminate, molta di questa attenzione verso la propria abitazione e il suo utilizzo sicuramente resteranno.

Il confronto internazionale mostra come l’Italia abbia ampi spazi di crescita: a livello assoluto il valore del mercato è inferiore ai grandi paesi europei eccetto la Spagna (480 milioni di euro) con Regno Unito e Germania in testa a 4 e 3,9 miliardi rispettivamente. Se si considera poi la spesa per persona, ciò emerge ancora più chiaramente: 11 euro in media per abitante nella Penisola, 46,8 euro per i tedeschi, 58,7 euro per gli inglesi e 55,2 euro per gli americani.In compenso, lo scorso anno la crescita italiana sarebbe stata maggiore se non ci fosse stata la carenza di semiconduttori e materie prime che ha portato mancate vendite pari a circa 75 milioni dieuro secondo le stime del Politecnico. Senza questo freno, il tasso di crescita del mercatosarebbe potuto essere del +45%.
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