LA COMPAGNIA È STATA RICAPITALIZZATA PER 450 MILIONI E ALTRI 150 ARRIVERANNO A MARZO
di Anna Messia
Il mondo dell’assicurazione, sia quella della salute sia le polizze danni, sia quelle sulla vita, sarà uno dei pilastri del piano di Intesa Sanpaolo che oggi il il ceo Carlo Messina diffonderà al mercato. Un appuntamento al quale il gruppo bancario si presenterà dopo aver risistemato le questioni ereditate negli anni passati. L’obiettivo, come ha già detto nei giorni scorsi Messina è di ridurre al minimo i rischi dell’attività bancaria. Per questo il gruppo vuole accelerare nella cessione del portafoglio dei non performing loan per posizionarsi tra le migliori banche europee. Ma non solo. Tra le questioni da sistemare per Intesa Sanpaolo c’è anche Rbm Assicurazione Salute che la banca ha rilevato a maggio 2020, acquistando dal Gruppo RBHold della famiglia Favaretto il 50% +1 azione al prezzo di 325 milioni. La compagnia, che nelle scorse settimane, come anticipato da MF-Milano Finanza, ha cambiato vertice con l’arrivo alla presidenza di Alessandro Scarfò (già amministratore delegato e direttore generale di Intesa Sanpaolo Assicura) e la nomina ad amministratore delegato di Massimiliano Dalla Via (già cfo e successivamente responsabile operations di Intesa Sanpaolo Assicura), si è trovata a chiudere il 2021 con una perdita di circa 320 milioni. La società ha una posizione di leadership nel settore delle polizze sanitarie, con u premi di circa 610 milioni, circa un quinto dell’intero mercato e il rosso si è accumulato con la pandemia che ha fatto lievitare i sinistri ma anche a causa di piani sanitari che si sono rivelati in perdita, a partire da quello offerto a Metasalute, il fondo dei metalmeccanici che alla fine dello scorso anno è stato rinegoziato (si veda MF-Milano- Finanza). Un rosso che Banca Intesa ha subito deciso di coprire quasi interamente già alla fine dello scorso anno, con una manovra che, secondo quanto ricostruito da MF-Milano Finanza si è sostanziata in un aumento di capitale di Intesa Sanpaolo Rbm Salute con «l’emissione di 109 milioni di nuove azioni ordinarie da offrirsi ad un sovrapprezzo di sottoscrizione di 4,132 euro ciascuna» si legge nei documenti. In pratica l’iniezione complessiva è stata di oltre 450 milioni cui dovrebbe aggiungersi una seconda tranche di circa 150 milioni da sottoscrivere nel primo trimestre, definita dopo aver rinegoziato il contratto con Metasalute. Grazie a questa maxi manovra da 600 milioni la compagnia sarà pronta per accelerare sulla crescita. Del resto Intesa è già leader di mercato nel ramo Vita in Italia e ora le maggiori occasioni di sviluppo arriveranno proprio dal Danni. Oggi si alzerà il velo sugli obiettivi con Equita che prevedere un tasso medio di crescita dei ricavi del 3% della banca, tanto da arrivare a 23 miliardi nel 2025. Gli analisti (giudizio buy) si attendono un utile netto nel quarto trimestre 2021 di 174 milioni, dopo il rosso di 902 milioni nello stesso periodo 2020. Mentre nell’intero 2021 Intesa dovrebbe aver registrato un risultato netto di 4,18 miliardi, contro i 3 miliardi del 2020. (riproduzione riservata)
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