di Francesco Bertolino
Un uomo d’affari francese vuole bloccare l’affare da 7,7 miliardi di euro fra Covéa e PartnerRe. Didier Calmels, rivela Les Echos, ha chiesto all’autorità di vigilanza sulle assicurazioni locale (Acpr) di non autorizzare Covéa a comprare il riassicuratore con sede alle Bermuda e di proprietà di Exor. A suo giudizio l’operazione contravviene ai principi mutualistici a cui aderisce la controllata di Covéa, Mma, di cui Calmels è cliente. Questi principi prevedono che le compagnie di mutua assicurazione possano effettuare acquisizioni soltanto di carattere accessorio, non riscontrabile in un affare da 7,7 miliardi. Anziché spenderli nel m&a, perciò, Covéa dovrebbe destinare la somma alla riduzione dei premi assicurativi a vantaggio dei suoi soci. Non è chiaro se l’Acpr si esprimerà sulla cessione che Exor conta di chiudere intorno alla metà del 2022 e quale peso darà nel caso ai principi mutualistici. Il compito di autorizzare il passaggio di mano di PartnerRe spetta infatti all’autorità delle Bermuda. Assistito dallo studio legale Hugo, però, Calmels ha intenzione di radunare un gruppo di soci contrari all’acquisizione e di fare ricorso al Consiglio di Stato francese qualora la vigilanza dovesse consentirla. Temeraria o meno, l’iniziativa di Calmels rischia di allungare i tempi di chiusura dell’affare Covéa-PartnerRe, privando Exor di 7,7 miliardi di munizioni da utilizzare per lo shopping. (riproduzione riservata)
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