NEL NUOVO PIANO L’ISTITUTO FISSA IL DIVIDENDO A 7,5-8,5 EURO PER IL PERIODO 2022-2025
di Anna Messia
Nel settore della consulenza finanziaria «ci sono opportunità mai viste prima». Con queste considerazioni l’amministratore delegato Gian Maria Mossa ha presentato ieri al mercato il nuovo piano industriale 2022-2024 di Banca Generali che punta ad accelerare la crescita. L’istituto controllato da Generali Assicurazioni (che detiene il 50,1%) promette in particolare di raddoppiare i dividendi, arrivando a 7,8-8,5 euro nel periodo che arriva al 2025 (rispetto ai 3,95 euro del piano precedente) di cui 2,55 euro già annunciati. Non solo. L’intenzione è di aumentare la raccolta di 6-7 miliardi l’anno (per raggiungere una forchetta stimata tra 18 e 22 miliardi) e spingere sulle masse, fino ad arrivare a 105-110 miliardi rispetto agli attuali 85 miliardi, con un utile ricorrente stimato in aumento del 10-15% all’anno. Numeri che la banca conta di raggiungere, ovviamente, salvo variabili destabilizzanti dei mercati, mentre un aumento dell’inflazione e dei tassi d’interesse non sembra spaventare Mossa, anzi. Un incremento dei prezzi spingerebbe gli italiani a investire in fondi, gestioni e polizze, la tanta liquidità che oggi continuano a detenere sui conti correnti, «mentre la salita di mezzo punto percentuale dei tassi d’interesse farebbe aumentare il margine d’interesse della banca di 35 milioni», ha spiegato l’amministratore delegato. Con il piano 2022-2024 si avvia «una nuova fase di crescita per la banca e gli obiettivi, seppur ambiziosi, risultano alla portata di Banca Generali alla luce delle opportunità offerte dal settore», ha aggiunto Mossa. Il payout è stato alzato al 70-80% (70,5% dell’ultimo triennio) e i 2 euro previsti per ogni anno rappresentano un rendimento del 5% rispetto alle attuali quotazioni del titolo. I pilastri del nuovo piano passano per l’arricchimento del modello di servizio, con la banca che mira a mettere al centro non solo i clienti private, ma a rivolgersi sempre di più alle famiglie. «L’allargamento della fascia di clientela è tra le strategie al centro del piano» che introduce anche un nuovo approccio digitale per personalizzare l’offerta. E spinge sulla sostenibilità, con zero emissione al 2040: dal 14,6% di prodotti gestiti in soluzioni Esg nel 2021 si passerà a 40% al 2024. Tra gli obiettivi ci sono poi 500 nuovi reclutamenti nel triennio mentre sul fronte acquisizioni non vengono escluse operazioni straordinarie, ma non guardando alle grandi (che richiederebbero di stravolgere il modello) quanto alle realtà più piccole. La spinta alla crescita arriverà anche dalla Svizzera, con l’attesa di una licenza bancaria per la neo-costituita Bg Suisse prevista per fine anno o al più tardi a inizio 2023. Nel Paese l’attività di reclutamento dei banker e i servizi alla clientela porteranno a masse stimate tra i 5 e i 7 miliardi e Mossa ha già definito la squadra che guiderà lo sviluppo in Svizzera, con Renato Santi nominato come ceo e Veit de Maddalena (già a capo Rothschild worldwide) in qualità di presidente.

Intanto sul fronte di Generali, proseguono le operazioni di De Agostini per dismette l’1,44% detenuto nella compagnia. Il 9 febbraio il gruppo ha dato esecuzione a un’operazione consistente in uno strumento derivato avente come sottostante lo 0,13% del capitale sociale. Il 3 gennaio c’era stata un’operazione analoga sullo 0,16% del capitale, aggiunto ad uno 0,22%, e a novembre sullo 0,14%. In ogni caso, la dimissione a termine della partecipazione nella compagnia triestina sarà efficace solo dopo l’assemblea di fine aprile, con i voti che andranno a sostenere la lista del cda. Domani il consiglio della compagnia tornerà a riunirsi per definire la short list e il parere di orientamento mentre la sostituzione dei tre consiglieri dimessisi nelle scorse settimane sembra destinata a slittare ancora

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