Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


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Spetta all’amministratore condominiale risarcire il sinistro occorso al singolo proprietario esclusivo, che non risulta coperto dall’assicurazione per il mancato pagamento della polizza stipulata dall’ente di gestione. E ciò perché fra il condominio e l’amministratore c’è un rapporto di mandato: compete al secondo provvedere ai versamenti per utenze e premi di competenza del primo, oltre che procurarsi il denaro necessario, se non ce n’è abbastanza in cassa. Sbaglia il giudice del merito che esclude il risarcimento sul rilievo che non sarebbe provato l’ammontare del danno, nonostante l’accertamento conservativo sottoscritto dal perito dell’assicurazione: la decisione, infatti, non spiega il motivo per cui non procede alla valutazione equitativa del danno per i tipi di lesione in cui essa è necessaria né considera invece la stima dell’esperto per il pregiudizio patrimoniale. È quanto emerge dall’ordinanza 2831/21, pubblicata il 5 febbraio dalla terza sezione civile della Cassazione.
Assemblea necessaria. Accolto il ricorso proposto dal proprietario dell’appartamento distrutto dall’incendio sviluppatosi nell’edificio condominiale. Degli oltre 74 mila euro di danni riportati dallo stabile, ben 65 mila riguardano la singola proprietà esclusiva: è scritto nella perizia realizzata dalla stessa assicurazione. Che tuttavia non indennizza il sinistro perché il premio della polizza, scaduto a marzo, risulta pagato soltanto a giugno, due giorni dopo l’accaduto.
La cura di «Fido» fa scattare l’obbligo della polizza casalinghe dell’Inail. Gli infortuni occorsi a causa di animali allevati in ambito domestico, infatti, rientrano nella tutela, dal momento che gli stessi possono ritenersi, in base a un criterio di ragionevolezza (!), «normalmente» partecipi della vita domestica familiare. A precisarlo, tra l’altro, è l’Inail nella circolare n. 6/2021, con cui illustra le novità stabilite dal decreto n. 3354/2019 di attuazione alla legge n. 145/2018 (legge Bilancio 2018), con novità decorrenti dal 1° gennaio 2019. Tra le altre novità, prestazioni più pesanti e di tre tipi: una tantum di 300 euro se il grado d’inabilità conseguente all’infortunio è compresa tra 6 e 15%; rendita (importo tra 110 e 1.300 euro mensili) se tra il 16 e il 100%; assegno per l’assistenza personale continuativa (poco più di 540 euro mensili) per particolari conseguenze (come una amputazione di arto ad esempio).
Antistamici e gastroprotettori tra i medicinali rimborsabili agli infortunati. Lo stabilisce l’Inail nella circolare n. 5/2021, con cui, oltre ad aggiungere altre dieci specialità farmaceutiche per le quali è possibile il rimborso della spesa, aggiorna la procedura con la modulistica operativa, a partire dal corrente mese di febbraio.
Il rimborso delle spese mediche. Il T.u. sicurezza (dlgs n. 81/2008) prevede il diritto degli infortunati e dei tecnopatici a tutte le cure necessarie per il recupero dell’integrità psico-fisica, senza oneri a loro carico.
Tale diritto è di diretta derivazione costituzionale, tenuto conto che le cure necessarie al recupero dell’integrità psico-fisica sono senz’altro da annoverare tra i «mezzi adeguati alle esigenze di vita» che il comma 2 dell’art. 38 della Costituzione impone di assicurare ai lavoratori.
L’Inail è l’istituzione garante del diritto, svolgendo il compito di assicurare a infortunati e a tecnopatici il diritto alle cure necessarie, con le risorse finanziarie disponibili e senza incremento di oneri sulle imprese.
Professionisti in prima linea e a tutto campo per la verifica della compliance aziendale. Dal settore pubblico al privato, nella normativa finanziaria, bancaria e assicurativa ma anche per l’antiriciclaggio e per la tutela della sicurezza sul lavoro: sono alcuni degli ambiti in cui spazia l’attuazione della disciplina sul cosiddetto whistleblowing e altrettanto vasto è il coinvolgimento dei professionisti per verificarne il rispetto. È quanto si rileva nel documento della Fondazione nazionale commercialisti (Fnc) e del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Cndcec), pubblicato lo scorso 12 febbraio dal titolo: La disciplina del whistleblowing: indicazioni e spunti operativi per i professionisti.

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  • Fondi sanitari, 13 mln protetti l’obiettivo ora è il settore pubblico
Sono stati istituiti con la contrattazione collettiva e continuano a crescere. Adesso si punta anche alle famiglie e ai dipendenti della Pa. Il ramo malattie predomina, ma avanzano nuovi servizi. E’ pari a 4,3 mld la spesa intermediate, gestita in gran parte da fondi sanitari integrative. Di contro la spesa pubblica è pari a 115 mld mentre quella diretta delle famiglie (ot of pocket) è di quasi 36 mld. La soluzione di Unisalute
  • Logistica, così I lavoratori sono tutelati a 360 gradi
Sanilog, lo strumento anche del settore trasporto e spedizioni, estende le sue coperture. I familiari ne usufruiscono e comprende anche la tutela per il Covid. I servizi sanitari offerti comprendono rimborso ticket diagnostici e di controllo, visite specialistiche, ricoveri, pacchetto maternità, trattamenti fisioterapici, cure odontoiatriche e sono garantiti attraverso due compagnie: Unisalute per le prestazioni generiche e AIG-Odontonetwork per quelle odontoiatriche
  • Il Leone muove sugli Obiettivi Onu 2030
Il vice dg di Banca Generali Luigi dell’Olio spiega le strategie focalizzate su aziende impegnate sui principi delle Nazioni Unite. Nel 2020 al 16% le masse a strategia Esg

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  • Lavoro, l’Inail non risarcirà chi ha rifiutato di vaccinarsi
All’ospedale San Martino quindici infermieri, che si erano rifiutati di fare il vaccino, ora sono positivi al Covid. Che fare? Il direttore generale della struttura, Salvatore Giuffrida, si è rivolto all’Inail, l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro. Chiedendo se quei quindici infermieri «devono essere considerati in malattia o dovranno essere considerati inidonei alla loro attività professionale». L’istruttoria dell’Inail sul parere è ancora agli inizi. Ma su un punto l’orientamento sembra già consolidato. E cioè che in questo caso il contagio non può essere considerato infortunio sul lavoro. Sembra un aspetto tecnico, ma non lo è.

  • Assicurazioni trasparenti
Da almeno due anni i contratti di tutti i prodotti assicurativi sono redatti adottando le linee guida elaborate dall’Ania di Maria Bianca Farina. Lo scopo delle nuove regole, frutto di una consultazione tra compagnie, agenti, broker e associazioni dei consumatori era quello di garantire la migliore consapevolezza del cliente al momento dell’acquisto di una polizza per quanto riguarda contenuto, clausole e coperture assicurative. Costituiva inoltre una base per una maggiore penetrazione dello strumento-assicurazione in Italia, finora sotto la media europea. Anche per questo tutta l’operazione è stata fortemente auspicata dalla Vigilanza, ossia dall’Ivass, che a marzo del 2018 ha invitato tutte le compagnie ad aderire applicando le linee guida dell’Ania al più tardi dal primo gennaio 2019 per i prodotti di nuova commercializzazione e a rivedere i contenuti e dei principali prodotti già in commercio entro lo stesso anno. Due anni e un Covid dopo, risultato raggiunto? Della semplidficazione dei contratti assicurativi — «Consenso, forma e trasparenza dall’età dell’emergenza all’età digitale» — si parla domani in un webinar alla Sapienza organizzato dalla Cattedra di Banking and Financial Regulation dell’Università, in collaborazione con Helvetia. Relazione di base a cura di Domenico Siclari, ordinario di Diritto dell’economia e dei mercati finanziari alla Sapienza. A seguire una tavola rotonda coordinata da Filippo Cucuccio, direttore generale dell’Associazione nazionale per lo studio dei problemi del credito, con Stefano De Polis, segretario generale Ivass, Dario Focarelli, dg Ania, Gianfranco Torriero, vice dg Abi, Vincenzo Sanasi d’Arpe, straordinario di Diritto dell’economia all’Università Marconi di Roma e ceo di Consap, Fabio Carniol, general manager di Helvetia Italia ed Helvetia Vita e Giovanni Calabrò, direttore generale della tutela del consumatore dell’Antitrust.
  • Effetto Covid: calano i ricavi ma aumenta la cassa
Nei primi sei mesi del 2020 sono raddoppiate, rispetto allo stesso periodo del 2019, le aziende in perdita, fra le 253 società non finanziarie quotate in Piazza Affari. In media, l’utile netto nel semestre di tutte le 253 aziende è crollato del 150,4% e il fatturato si è ridotto del 20,4%. Il ricorso massiccio alla cassa integrazione ha però portato a una riduzione del costo del lavoro. E i prestiti con garanzia pubblica, che hanno consentito di rimodulare i debiti spostandoli dal breve al lungo termine, hanno evitato dissesti finanziari. Lo dice l’indagine «L’impatto del Covid-19 sulle società italiane quotate non finanziarie» condotta dalla Kpmg Chair in Accounting, la nuova cattedra dell’Università Bocconi affidata ad Annalisa Prencipe.
  • Banca Generali. Il Covid ha reso digitale il risparmio
Parla l’ad Gian Maria Mossa: pagheremo un dividend superior ai nostril impegni. Draghi ha già cambiato la partita. Siamo terzi nel private banking. La pandemia ha favorito la trasformazione digitale nel mondo del risparmio, accelerando in determinati segmenti di clientele la migrazione dal tradizionale sistema bancario alle banche specializzate

  • Rc auto, battaglia sugli sconti da Covid