Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


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Non c’è agenda di governo che non abbia previsto una riforma della giustizia. Non che non ce ne sia stato e non ce ne sia bisogno: nonostante gli interventi legislativi effettuati nel corso degli anni, la giustizia rappresenta ancora una zavorra per il sistema Paese. Secondo gli ultimi dati del Consiglio d’Europa, per una sentenza civile, in Italia, ci vogliono in media 527 giorni contro i 233 della media europea; nel penale, 361 giorni contro i 144 dell’Ue; nel settore amministrativo, due anni e mezzo, più del doppio della media comunitaria. E l’emergenza Covid, con la chiusura per un lunghissimo periodo delle aule dei tribunali, ha dato un ulteriore colpo di grazia al settore, allungando ancora quei tempi.
Danno non patrimoniale alla professionalità come ipotesi di danno emergente con la conseguenza che la somma derivante costituirebbe reddito non soggetto a tassazione.
Sono queste le conclusioni alle quali è giunta la Suprema corte di cassazione nell’ordinanza numero 2472 del 2021, respingendo il ricorso di una società per azioni avverso la decisione di secondo grado. Nei fatti era accaduto che la società ricorrente era stata condannata, sia in primo grado che in appello, a pagare ad una sua dipendente una somma pari al 50% della retribuzione mensile (oltre accessori) per un periodo di tempo di circa tre anni «a titolo di risarcimento del danno alla professionalità»; la società, tuttavia, adempiva solo in parte, motivo per il quale veniva richiamata dinnanzi al giudice per il pagamento della restante.
Tutti i componenti del cda della srl chiamati a rispondere dell’omesso versamento di ritenute certificate e Iva da parte della società: è quanto risulta dalla sentenza n. 34475 del dicembre scorso, con cui la terza sezione penale della Cassazione, dopo aver premesso che il dovere di provvedere ai suddetti obblighi fiscali, la cui violazione integra i reati di cui agli artt. 10-bis e 10-ter dlgs 74/2000, fa capo all’amministratore in carica dell’ente al momento della scadenza del termine di adempimento ha chiarito che qualora figurino più amministratori sono tutti penalmente responsabili. E ciò indipendentemente dal riparto interno delle competenze, considerato che l’adempimento delle incombenze fiscali è un atto di ordinaria amministrazione, espletabile da ciascun componente del cda autonomamente e indipendentemente dagli altri. Peraltro, i beni personali degli amministratori, seppur nei limiti del valore del profitto del reato, possono essere legittimamente oggetto di confisca per equivalente, ogniqualvolta non vengano indicati beni nella disponibilità dell’ente da aggredire con la confisca diretta e il patrimonio della società sia incapiente.
Le operazioni di factoring, legate al sostegno del capitale circolante nell’ambito delle filiere produttive (la cosiddetta «supply chain finance», Scf), hanno fatto registrare un +14% nel corso del 2020. Anche durante l’anno della pandemia il sistema delle imprese è stato, quindi, sostenuto dalle attività di factoring, ossia la gestione di crediti e debiti commerciali, contribuendo a garantire il sostegno al capitale circolante e supportando la tenuta del sistema produttivo, soprattutto in prospettiva della ripresa post Covid-19. È quanto emerge dall’analisi condotta da Assifact, l’Associazione italiana per il factoring. «Il factoring accompagna le imprese nell’uscita dalla crisi, verso la normalizzazione del mercato», commenta Alessandro Carretta, segretario generale dell’associazione e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata, «dall’estensione della Garanzia Italia alle operazioni pro soluto verrà un contributo importante per il nostro settore ma anche, e soprattutto, per l’economia produttiva».

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  • Dai droni al Prosecco, quei 3 milioni di italiani impiegati nell’industria che rispetta il clima
Incoraggiata dalla Commissione Ue e dai copiosi aiuti del Recovery Plan, l’Italia è pronta a scommettere sull’economia verde. Il governo Conte è già andato in questa direzione; e ora Draghi ne raccoglierà il testimone. Non tutto è da fare. Imprenditori dinamici, a volte spalleggiati da enti locali illuminati, hanno già messo radici nel Paese che vanta dunque le sue eccellenze. L’ultimo rapporto GreenItaly – scritto dalla Fondazione Symbola di Ermete Realacci e dall’Unioncamere – rivela che sono 3,1 milioni le italiane e gli italiani che hanno un lavoro verde. Parliamo del 13,4% sul totale degli occupati. Non poco. E se le aziende ambientaliste fanno utili soprattutto in quattro settori (come l’agricoltura biologica e biodinamica), un’altra tendenza ha preso forma negli ultimi 5 anni. Conferma Realacci che «435 mila imprese – pur avendo il core business in attività tradizionali – hanno avviato una riconversione verde ». Chi per risparmiare (lo strumento classico sono i pannelli solari); chi per intercettare finanziamenti regionali e comunitari; altre aziende perché interessate a clienti giovani, più salutisti e in sintonia con la natura.

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  • Requisiti di professionalità in banca un consigliere su sei non è in regola
Uno studio The European House-Ambrosetti: in almeno meetà degli Istituti due-tre amministratori non rispettano le norme italiane previste dal decreto “fit &proper”. Ma c’è tempo fino al rinnovo dei consigli. Il deficit di competenze riguarda soprattutto le realtà a controllo familiare e quelle in cui il voto pro capite assegna ampi poteri ai manager. In linea con le regole le banche di più recente fondazione
  • Generali ora è vicina “Il focus è far investire il cash ai nostri clienti”
Con 513 mld di patrimonio gestito la banca è ormai prossima al Leone di Trieste, leader in Italia. L’ad di Eurizon Saverio Perissinotto: “Nuovi prodotti per la liquidità. Se il trend proseguirà potrebbe essere l’anno del sorpasso. A far fare un passo avanti nel 2020 è stata l’acquisizione di Pramerica, asset manager di Ubi Banca, che conta da solo 68 mld di masse
  • La partita aperta con l’Ivass e i dividendi di Unipol
Per il momento è un pareggio. Carlo Cimbri ha annunciato che unipol potrà distribuire un dividendo di 0,28 euro per azione per il 2020, lo stesso che era stato previsto per l’anno precedente, ma che poi la vigilanza dell’Ivass aveva chiesto di congelare in attesa di valutare gli effete della crisi
  • Rc auto, nella giungla delle offerte i clienti chiedono più trasparenza
I prezzi sono in discesa da anni. Resta però larga la forbice tra compagnie con filiali e quelle dirette, meno costose, ma con tempi di liquidazione più incerti. Secondo l’ultimo bollettino Ivass nel terzo trimestre del 2020 il costo effettivo della polizza è stato in medi di 389 euro, una flessione di poco più del 5% (20 euro)
  • Ottimo in pagella solo alle più virtuose
Voto Massimo degli automobilisti a Con.Te, Genertel, Genialloyd, Allianz, Axa, Groupama, Sara e Vittoria. Altre solo un gradino sotto. E’ la classifica dell’Istituto Tedesco Qualità e finanza ottenuta da un sondaggio realizzato a gennaio tramite il metodo Cawi, raccogliendo 2.184 giudizi di client Rca negli ultimi dodici mesi
  • Polizze ad hoc e prestiti istantanei I nuovi traguardi del pay per use
Sul telefonino arriveranno proposte assicurative e di credito tarate su necessità individuali. “Come nel passaggio dal baratto alla moneta, sono le esigenze di rapidità e semplificazione a guidare il cambiamento”. Lo dice Marco Ferrero, commercial director di Nexi. Un cambiamento a cui l’epidemia ha dato un deciso colpo di acceleratore

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  • Cyberattacchi: +246% Un’azienda su 4 paga
Il cybercriminale conosce il tuo punto debole, e lo trova. L’attacco parte di notte, spesso prima di un giorno festivo: i sistemi difensivi di un’azienda vengono bypassati e l’incursore penetra nei server, paralizza il sistema informativo prelevando informazioni segrete e rilevanti. Il criminale è giovane, maschio, dell’est Europa o dell’estremo Oriente, tecnicamente molto specializzato, quasi sempre fa parte di un’organizzazione, talvolta è assoldato sul dark web. E la mattina sui computer compare un messaggio: dacci i soldi e in cambio sblocchiamo i pc. È come se l’azienda fosse senza ossigeno, i danni al ciclo industriale e commerciale sono immediati. I gruppi criminali più strutturati hanno un sito internet dove pubblicano il countdown prima che avvenga la pubblicazione dei dati trafugati. Ma che si fa? Si tratta con chi ti tiene in ostaggio? Si paga alimentando il business fuorilegge? E se poi dati e credenziali non verranno restituiti?

  • Liberiamo il risparmio
Nel 2020 in tutto il mondo la quota di soldi sotto il cuscino è cresciuta, come reazione all’incertezza. Gli italiani hanno messo via altri 160 miliardi. E ora la liquidità sui conti correnti vale tanto quanto il PIL. Accumulare in modo infruttifero però non è una virtù. Soprattutto quando la crescita dell’economia stenta. Dal credito d’imposta di utilizzo immediate a prodotti semplice e adatti ai private per finanziare le piccole imprese: ecco che cosa ci manca
  • Dal Credit a Unicredit. Le passioni di Leonardo
Effetto Del Vecchio sulla finanza. In attesa di altre mosse su Piazzetta Cuccia e dopo le alleanze per accompagnare l’arrivo di Orcel. Cosa può cambiare in Generali. L’arrivo di Draghi alla presidenza del Consiglio innescherà una ulteriore ristrutturazione del Sistema bancario-assicurativo

Dica 33 (miliardi). Previdenza, bilancio malato, ma non è solo colpa del virus

Dopo un 2019 di record positivi, la pandemia allarga il buco del nostro welfare che spende molto in assistenza senza distinguerla dalle pensioni con alle spalle contributi pagati. Su 16 milioni di pensionati, quasi la metà sono assistiti con la fiscalità generale. Il disavanzo migliorerà non prima del 2023. E ora avremo 100mila a riposo in più
  • Le aziende lungimiranti hanno il futuro assicurato
Indagine di Nsa: credito più facile e meno costoso per chi si è coperto con le polizze. Le banche apprezzano le aziende che risultano ben assicurate contro i rischi ordinari, ma soprattutto contro tutti gli altri eventi che possono comportare un’interruzione dell’attività nonché contro possibili catastrofi naturali

  • Concorsi con regole anti Covid, sindaci e dirigenti responsabili