Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Dopo mesi di accelerazioni e frenate e non pochi scontri all’interno della maggioranza Pd-M5S, il governo targato Mario Draghi potrebbe avere effetti significativi anche sui futuri assetti del sistema bancario italiano. Non solo perché, come si è visto ieri, l’ex presidente della Bce gode della fiducia dei mercati e può quindi alleviare il peso dei quasi 400 miliardi di titoli di Stato oggi in pancia agli istituti, ma anche perché definitivamente potrebbe aprire la stagione del consolidamento. L’opinione è condivisa dalle sale operative, come attestano diversi report pubblicati ieri. Il governo Draghi inoltre «potrebbe supportare il consolidamento nel settore bancario», ha spiegato per esempio Diego Toffoli di Intermonte Sim.
Il dossier su cui gli effetti potrebbero essere più immediati è quello del Montepaschi. In base agli accordi presi nel 2017 con la Commissione Europea nell’ambito del salvataggio, il Tesoro dovrà uscire dal capitale di Siena entro la fine di quest’anno. Malgrado la determinazione del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri però finora l’obiettivo è apparso in salita. La forte opposizione dei grillini e di una parte del Partito Democratico al processo di privatizzazione ha infatti ostacolato le iniziative del Mef e si è riflessa anche nelle scelte del board del Montepaschi.
  • Export Italia -12,5% nei 9 mesi 2020
Nei primi nove mesi del 2020 in Italia si è registrato un forte calo dell’export rispetto allo stesso periodo del 2019 (-12,5%), con una dinamica meno negativa della media al Sud (escluse le Isole) grazie alle ottime performance dei prodotti agroalimentari e del Molise, che ha registrato una crescita delle vendite oltreconfine del 31,4%. Lo segnala Sace in una nota. Tra luglio e settembre si è registrata una generale ripresa delle vendite all’estero (+24,1% congiunturale), che sono tornate quasi ai livelli del primo trimestre del 2020. Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Piemonte, che pur continuano a giocare ruoli da protagoniste per l’export nazionale, hanno visto un calo in quasi tutti i settori esportativi, in particolare meccanica, tessile e abbigliamento. Il comparto agroalimentare anche in queste regioni è quello che ha saputo contenere maggiormente gli effetti negativi e in alcuni casi addirittura accrescere le vendite oltreconfine.

Istituto nazionale di previdenza sociale all’insegna di servizi di welfare (più) digitali, che consentano, cioè, di gestire pratiche che vanno dalle pensioni di invalidità alle indennità di disoccupazione (Naspi), fino al reddito di cittadinanza, usando le opportunità della «blockchain». E, nel contempo, viene destinato un elogio alla «abnegazione» dimostrata dai dipendenti, gli addetti ai servizi informatici, coloro, cioè, che hanno permesso che «17 milioni di prestazioni di cassa integrazione» venissero pagati e oltre 10 milioni anticipati dalle aziende, per un totale di 27 milioni di trattamenti liquidati durante il 2020, anno dell’avvento della pandemia (quando l’afflusso di domande di cig «è stato 20 volte superiore» a quello dell’annualità precedente), con la stessa forza lavoro e le medesime infrastrutture del 2019.
Denuncia infortuni anche per rider, lavoratori agili, percettori di reddito di cittadinanza (RdC) impegnati in progetti di pubblica utilità e studenti in alternanza scuola lavoro. Da ieri, infatti, i servizi online dell’Inail sono stati aggiornati e, nei casi d’infortunio o di malattia professionale, è possibile inserire nella compilazione degli applicativi online o nel file da inviare i riferimenti alle nuove categorie di lavoratori. A spiegarlo è l’Inail con una nota pubblicata sul sito internet, in cui riporta i dettagli delle modifiche ai servizi online.

corsera

  • Mediobanca, Del Vecchio sale ancora: ora ha il 13,2%
Leonardo Del Vecchio cresce ancora in Mediobanca portandosi dall’11,95% al 13,2%. Il patron di Essilor-Luxottica con la sua holding Delfin consolida così il ruolo di primo azionista di Piazzetta Cuccia e marcia verso la soglia del 20% cui è autorizzato dalla Bce a salire, anche se solo come investitore finanziario. Del Vecchio ha comprato l’ 1,25% tra il 22 gennaio e il 2 febbraio, anche ai blocchi, per oltre 80 milioni. È una fase di grande movimento per Del Vecchio sullo scacchiere bancario. Come azionista di Unicredit con l’1,9% circa ha avuto un ruolo nell’orientare il board verso l’incarico di ceo ad Andrea Orcel. E in primavera si rinnova il consiglio di Generali, di cui ha già il 5%, con Mediobanca primo socio al 13%.

  • La mina Quota 100 tra i primi dossier del nuovo Welfare

insurancejournalgrande

  • I funzionari olimpici svelano le regole su mascherine, canti, trasporto per i giochi COVID-19
I funzionari olimpici mercoledì hanno svelato la prima di molte regole COVID-19 per i giochi di Tokyo di quest’estate, vietando di cantare e cantare durante gli eventi e imponendo ai partecipanti di indossare mascherine in “ogni momento” tranne quando si mangia, si dorme o all’aperto. Le misure, che includono anche regole che impediscono ai funzionari e allo staff della federazione internazionale di usare i trasporti pubblici senza permesso, difficilmente consoleranno un pubblico giapponese diffidente sempre più contrario a ospitare i giochi durante una pandemia globale.

  • I contratti vita in oro che rendono difficile la vendita di Aviva France
Il contenzioso aperto sui vecchi contratti vita preoccupano i candidati all’acquisizione della controllata francese della compagnia britannica, valorizzata intorno ai 3 mld di euro

Handelsblatt

 

  • La situazione finanziaria dei fondi pensione continua a peggiorare a causa dei bassi tassi di interesse e della pandemia
Già nel 2018, erano sul punto di fallire, ma poche settimane fa, l’autorità di vigilanza finanziaria Bafin ha chiuso il fondo pensione di Colonia e il fondo pensione Caritas. Per anni, entrambe le aziende non sono riuscite a soddisfare i requisiti minimi di capitale. Secondo le autorità di vigilanza, tuttavia, un piano di finanziamento presentato era insufficiente. Entrambi i fondi pensione devono quindi cessare il loro lavoro, ma i contratti esistenti continueranno a funzionare. È una notizia che non solo ha sconvolto il totale di 55.000 membri e beneficiari di pensioni delle due istituzioni. È anche una decisione che getta un riflettore sulla difficile situazione dei fondi pensione in Germania nel suo complesso. Da anni la situazione dei regimi pensionistici aziendali, che sono strutturati in forma di polizza assicurativa, è considerata tesa.