Una nuova cancellazione delle Olimpiadi di Tokyo, già rimandate lo scorso anno per la pandemia, potrebbe costare ad assicuratori e riassicuratori una somma tra i 2 e i 3 miliardi di dollari secondo una stima di Arthur J. Gallagher.

Secondo il broker internazionale, la cancellazione dell’evento determinerebbe la più grande ondata di richieste di indennizzi registrata a livello globale nel segmento della cancellazione eventi. Per i player che operano nell’assicurazione degli eventi, il Covid-19 è stato estremamente impegnativo, considerata la serie infinita di eventi, tournèe, concerti, festival e manifestazioni sportive cancellate.

Nonostante le Olimpiadi di Tokyo siano state riprogrammate con inizio previsto per il 23 luglio 2021, gran parte del Giappone si trova ora in stato di emergenza a causa della terza ondata del coronavirus, mentre molti Paesi sono ancora adesso in lockdown.

Al momento della decisione del rinvio si era detto che i Giochi Olimpici si sarebbero potuti svolgere solamente in presenza di un vaccino efficace. Tuttavia la campagna vaccinale prosegue tra molti problemi, non solo in Italia, e la situazione rimane grave a livello globale.

Il punto è che il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) si trova in una posizione molto simile a quella dello scorso anno, quando decise di rinviare l’evento.

Sia il CIO che gli organizzatori in Giappone hanno già detto che l’opzione rinvio dei Giochi di un altro anno non è prevista. Ciò significa che qualora si decidesse non sussistano le condizioni di sicurezza necessaria a far disputare le gare, le Olimpiadi verrebbero definitivamente annullate.

Secondo quanto dichiarato alla Reuters da Simon Henderson, Executive Director di Gallagher, la cancellazione delle Olimpiadi potrebbe comportare perdite “eccezionali” e sarebbe “di gran lunga il più costoso tra gli eventi cancellati a causa della pandemia. Le Olimpiadi sono una Coppa del Mondo di calcio, è un torneo di tennis, un campionato mondiale di atletica, di nuoto e altro ancora, tutto in uno. È un qualcosa da far venire un enorme mal di testa”.

Secondo la Reuters Swiss Re sarebbe esposta per 250 milioni di dollari alla cancellazione delle Olimpiadi di Tokyo del 2020, mentre l’esposizione di Munich Re ammonterebbe a circa 500 milioni. V ricordato che nel dicembre scorso, in maniera cautelativa, Munich Re ha deciso di sospendere la sottoscrizione di coperture per la cancellazione di eventi dovuti a pandemia.

A quanto si sa, il CIO ha una polizza di cancellazione eventi del valore di circa 800 milioni di dollari, che copre la maggior parte dell’investimento di 1 miliardo che viene stanziato in ognuna delle città che ospita i Giochi.

Inoltre, il Comitato organizzatore locale di Tokyo ha una propria polizza che viene stimata intorno a 650 milioni di dollari, mentre i broadcast dispongono a loro volta di coperture di una certa consistenza.

Non resta altro che attendere le decisioni, ma con le Olimpiadi programmate tra meno di sei mesi, i riassicuratori iniziano a sudare freddo.

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