1,5 miliardi: a tanto ammonta l’impatto di Covid-19 sui conti di Axa nel 2020. Il gruppo assicurativo francese ha presentato ieri i suoi risultati annuali, comunicando un operativo in calo del 34% (a 4,3 miliardi di euro) nel 2020, con un forte rallentamento nell’assicurazione danni (-51%) particolarmente influenzata dai sinistri legati alla pandemia. Altri indicatori chiave a mezz’asta: l’utile netto di Axa è in calo del 18% a 3,2 miliardi di euro, mentre il fatturato totale è sceso del 7% sull’anno (a 96,72 miliardi di euro).

Il quadro non è del tutto nero, tuttavia. “I nostri segmenti di riferimento, l’assicurazione commerciale property-casualty, la salute e la previdenza, continuano a svilupparsi con una crescita del 3% nel 2020, accelerando nel quarto trimestre (+5%)”, ha dichiarato Thomas Buberl, il CEO del gruppo francese. Dopo aver raggiunto il 180% al 30 settembre, l’indice di Solvency II si trova ora al 200% (rispetto al 198% alla fine del 2019), “beneficiando dell’integrazione di Axa XL nel modello interno del gruppo”. Il rapporto di indebitamento dell’assicuratore si attesta al 26,8% (in calo di 2 punti rispetto al 31 dicembre 2019), principalmente a causa del rimborso di 1,7 miliardi di euro di debito subordinato da parte dell’assicuratore. Il patrimonio netto ammonta a 71,6 miliardi di euro (in aumento di 1,7 miliardi di euro in un anno).

Axa

“Il nostro bilancio è estremamente forte in questo contesto di crisi. Ora siamo molto fiduciosi sullo slancio di crescita del gruppo per il 2021”, ha detto Thomas Buberl. A questo proposito sarà proposto all’Assemblea generale annuale degli azionisti il 29 aprile prossimo un dividendo di 1,43 euro per azione. Questo rappresenta un importo totale di 3,4 miliardi di euro, corrispondente all’importo che avrebbe dovuto essere pagato l’anno scorso. Ricordiamo che l’assicuratore aveva infine ridotto la distribuzione dei dividendi agli azionisti della metà nel 2020, a causa della crisi sanitaria, ma anche per rispondere alle raccomandazioni delle autorità prudenziali che hanno invitato gli assicuratori ad essere cauti sul pagamento delle cedole.