di Anna Messia
Intesa Sanpaolo punta ancora sulla crescita del settore assicurativo e più in particolare sullo sviluppo del ramo Danni, tanto che si prepara a rilevare il 100% di Cargeas Assicurazioni da Bnp Paribas Cardif per 390 milioni di euro. Si tratta della compagnia assicurativa Danni attiva nel settore della bancassicurazione (prevalentemente tramite la rete di Ubi Banca) che ha chiuso il 2020 con una raccolta premi Danni di circa 226 milioni, collocando polizze auto, property, salute, protezione del credito, imprese e tutela del reddito, con circa 600 mila clienti in tutta Italia.

Intesa Sanpaolo Vita e Bnp Paribas Cardif hanno firmato un memorandum of understanding, mentre la sottoscrizione dell’accordo definitivo è prevista entro febbraio e il perfezionamento dell’operazione entro giugno, subordinato al rilascio delle autorizzazioni delle autorità.

Il prezzo d’acquisto di 390 milioni sarà interamente corrisposto al momento del perfezionamento dell’operazione. Da questa iniziativa, coerente con la strategia di crescita nel ramo Danni di Intesa Sanpaolo, «sono attese significative sinergie oltre che un allineamento agli standard del gruppo Intesa per quanto riguarda corporate governance, controllo dei rischi e livelli di servizio», hanno fatto sapere dalla banca guidata da Carlo Messina, assistita nell’operazione dallo studio legale Pedersoli. Già lo scorso novembre Ubi Banca, passata nel frattempo sotto il controllo di Intesa, aveva raggiunto un accordo con Aviva Italia Holding e Aviva Italia per l’acquisto dell’80% posseduto da queste ultime nella joint venture Aviva Vita al prezzo di circa 400 milioni di euro. Tale acquisto ha precorso di 6 mesi la scadenza naturale dell’esclusiva prevista dagli accordi di distribuzione in essere tra Ubi e Aviva e ha consentito l’accesso immediato di Intesa Sanpaolo Vita alle filiali Ubi. A dicembre c’è poi stato l’accordo tra Ubi e Cattolica per l’acquisto del 60% posseduto da quest’ultima nella joint venture Lombarda Vita a un prezzo compreso tra 290 e 300 milioni in funzione del risultato Ifrs 2020 di Lombarda Vita.

Con l’operazione Cargeas viene quindi sistemato un nuovo tassello del mosaico della banca, che punta ad avere il controllo sulle fabbriche-prodotto assicurative in virtù di un modello bancassicurativo completamente integrato. Intesa Sanpaolo, già ai vertici del mercato Vita in Italia, punta alla leadership anche nel settore della bancassicurazione Danni (Rc auto esclusa) e in quest’ottica a maggio ha assunto il controllo di Rbm Assicurazione Salute acquistando il 50% più un’azione per 325 milioni e dando vita a Intesa Sanpaolo Rbm Salute, la più grande compagnia specializzata nell’assicurazione sanitaria per raccolta premi.

Sul fronte borsistico intanto va segnalato che le azioni Intesa Sanpaolo ieri hanno chiuso le contrattazioni a Piazza Affari con un rialzo dell’1,4% a 2,09 euro. Sull’andamento del titolo ha influito il bilancio 2020, comunicato al mercato venerdì scorso e chiuso con un utile di 3,27 miliardi di euro. Oltre che i conti dell’ultimo esercizio, gli analisti hanno apprezzato la politica di remunerazione degli azionisti adottata da Intesa. Al proposito va segnalato che la banca ha proposto un dividendo di 3,57 centesimi per azione, pari a un rendimento dell’1,7%, da distribuire a maggio. E’ previsto inoltre, dopo il via libera della Bce (dal 30 settembre), il pagamento di riserve per 10 centesimi per azione, con uno yield del 5% a valere sugli utili 2020, nonché un interim dividend (di ammontare non specificato) sugli utili 2021 con un payout al 70%. (riproduzione riservata)

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