di Anna Messia
Per accelerare con lo sviluppo del business in Spagna, le Generali hanno stretto un accordo di bancassurance con Banca March, storico istituto che si occupa soprattutto di investimenti e gestioni patrimoniali. Fondata nel 1926 a Palma di Maiorca da Juan March Ordinas, noto come «l’ultimo pirata del Mediterraneo», la banca è ancora oggi controllata e gestita dai membri della quarta generazione della famiglia March, considerata una delle più ricche del Paese. L’istituto detiene a sua volta il controllo della società finanziaria Alba, quotata in borsa, crocevia della finanza spagnola. La partnership tra Banca March e Generali sarà di lunga durata, con un’alleanza di 10 anni che coinvolgerà sia l’attività Vita sia quella Danni. «L’accordo include la distribuzione d’assicurazioni per automobile, casa, infortunio e rischio vita», hanno fatto sapere le due società da Madrid, aggiungendo che l’intesa rafforzerà la digitalizzazione dell’offerta assicurativa di Banca March grazie a Generali e alla capacità commerciale dei gestori e alle basi tecnologiche della banca, mentre i clienti dell’istituto avranno accesso alle polizze sia attraverso i canali digitali sia nelle 146 filiali della banca. In Spagna Generali, sotto la guida di Santiago Villa, ha una posizione di mercato non ancora allineata a quella degli altri Paesi europei in cui il gruppo assicurativo guidato da Philippe Donnet è presente.

Numeri alla mano, nel giugno dello scorso anno i premi lordi del ramo Danni della Spagna era pari a 863 milioni, in crescita rispetto agli 836 milioni dello stesso periodo 2019 ma decisamente distanti dagli 1,5 miliardi della Francia e dai 2,3 miliardi della Germania, con un risultato operativo di 89 milioni. Ancora più contenuti i volumi dell’attività Vita, che al giro di boa di metà anno aveva contabilizzato premi per 375 milioni e un risultato operativo di 58 milioni. L’alleanza bancassicurativa con Banca March punta dunque a velocizzare la crescita. «La fiducia riposta dal gruppo bancario nella nostra azienda convalida i nostri sforzi per offrire sempre prodotti di qualità, innovativi e il miglior servizio agli assicurati», ha commentato Villa. Del resto, mentre in Italia il focus è soprattutto sulla rete degli agenti (oltre ovviamente alla controllata Banca Generali), all’estero gli accordi bancassicurativi sono un canale di sviluppo utilizzato spesso e volentieri dalla compagnia triestina per rafforzare la presa sui mercati. Sempre in Spagna, Generali ha in piedi da anni un accordo con la Cassa Rurale Cajamar.

Nel 2018 il Leone ha poi chiuso un’alleanza con Unicredit per distribuire prodotti di Credit Protection nelle filiali dell’istituto nell’Europa dell’Est e in particolare in Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Serbia, Slovacchia e Slovenia, con Allianz che si è invece accaparrata la partnership per le altre coperture assicurative. Mentre a fine dicembre il Leone ha rilevato anche le attività di Axa in Grecia, con un esborso di 165 milioni (pari a un multiplo di 12,2 volte rispetto agli utili conseguiti) e contestualmente ha anche rinegoziato l’accordo di distribuzione che dal 2007 legava Axa Grecia e Alpha Bank, secondo istituto di credito nazionale ellenico con circa 450 filiali, estendendolo per altri 20 anni. Anche in Asia Generali ha scelto in più casi di siglare alleanze con banche locali (riproduzione riservata)

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