di Anna Messia
La pandemia ha premiato società che avevano già impegnato risorse e investimenti su macro trend come l’innovazione e la trasformazione digitale. Fineco è una di queste. Ieri la banca guidata da Alessandro Foti ha chiuso il bilancio 2020 con utile e ricavi record, pari rispettivamente a 324,5 milioni (+19,2% sul 2019) e 775,8 milioni (+17,9%). Mentre le masse gestite complessivamente hanno raggiunto i 91,7 miliardi (+12,6%), la raccolta netta (bilancio tra nuove sottoscrizioni e riscatti) è stata positiva per 9,3 miliardi (+58,9%) e la rete dei consulenti, dopo anni di stabilità, ha ripreso a crescere con afflussi netti di 65 persone. «Il 2020 è stato un anno di svolta. Il Covid ha accelerato trend strutturali, con Fineco che è entrata in una nuova dimensione e la crescita sta proseguendo anche in questa prima parte del 2021», dice Foti a MF-Milano Finanza. L’anno scorso è stato in particolare il brokerage il punto di forza dell’istituto, con crescite del 68,5% annuo a livello di commissioni e del 111,5% nell’ambito dei risultati di negoziazione, coperture e fair value. E non è un caso se Fineco ha deciso di rilevare il 20% di Hi-Mts sim con un investimento di circa 2,25 milioni. «La società opera di fatto come una borsa, e l’obiettivo è avere un ulteriore mercato efficiente sul quale operare in un’ottica di valorizzazione dell’offerta, per avere a disposizione prodotti sempre più flessibili e trasparenti». Bene si è mosso anche il Regno Unito dove è previsto l’ulteriore lancio di prodotti. «Sta crescendo più del previsto e arriveremo al pareggio dell’utile operativo già nel primo trimestre di quest’anno», dice Foti che invece riguardo al dividendo spiega che la società è pronta a distribuire buona parte degli utili dello scorso e del 2019 (272 milioni) ma aspetta il via libera delle autorità bancarie. «Con le indicazioni attuali potremmo distribuire solo 7 milioni, perché sono penalizzati gli asset gatherer come Fineco», conclude, «quindi preferiamo aspettare ma la nostra intenzione resta distribuire il capitale in eccesso alla prima finestra disponibile». (riproduzione riservata)

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