di Anna Messia
L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Facile.it per pratiche commerciali scorrette e ha acceso un faro anche sul fatto che il sito intenet favorirebbe i prodotti di Prima Assicurazioni a scapito di altri intermediari assicurativi. Nei mesi scorsi, come anticipato da MF-Milano Finanza, i consumatori (Konsumer in prima linea) avevano denunciato all’Antitrust e all’Ivass i conflitti d’interesse tra le due società, con il fondatore di entrambe, Alberto Genovese (in carcere per accusa di violenza sessuale, spaccio di droga e sequestro di persona), che dopo la vendita ha continuato a sedere nell’advisory board del fondo che controlla il comparatore e ne è uscito solo dopo l’arresto. Ora l’autorità presieduta da Roberto Rustichelli vuole vederci chiaro. Ieri ha eseguito ispezioni nelle sedi di Facile.it, Facile.it Broker di Assicurazioni e Prima Assicurazioni con l’ausilio del nucleo speciale antitrust della Guardia di Finanza aprendo un’istruttoria per presunte pratiche commerciali scorrette nei confronti delle società. Secondo l’Antitrust, le società potrebbero aver attuato due distinte pratiche commerciali scorrette violando il Codice del Consumo nello svolgimento dell’attività di comparazione sul sito Facile.it. Si tratta, in primo luogo, di una presunta condotta ingannevole, legata sia ai prestiti personali sia alle polizze Rc Auto, in quanto le informazioni fornite al consumatore non indicherebbero o indicherebbero in maniera fuorviante elementi importanti per effettuare una scelta consapevole: ad esempio, le condizioni economiche dei finanziamenti pubblicizzati nel sito comparatore, la probabilità di approvazione della eventuale richiesta di prestito, i criteri e le modalità di comparazione e di definizione della classifica delle offerte messe a confronto. Per quanto riguarda le polizze RC Auto, per alcuni prodotti non verrebbe indicato che si tratta di polizze basate sul sistema del risarcimento in forma indiretta. Ma spunta anche l’ipotesi che Facile.it favorirebbe i prodotti di Prima Assicurazioni a discapito degli altri intermediari assicurativi. In secondo luogo, secondo l’Autorità, potrebbero essere potenzialmente aggressive le procedure volte a sollecitare il consumatore all’acquisto anche di una polizza assicurativa inizialmente prospettata come facoltativa o di specifici prestiti in una fase in cui il consumatore non ha ancora deciso quale prodotto scegliere.

Il sito Facile.it, che compara assicurazioni, mutui o prestiti, come noto è stato fondato dallo stesso Genovese e venduto nel 2014 al fondo inglese Oakley per 100 milioni e poi, nel 2018, al fondo svedese Eqt per 400-450 milioni ma secondo l’esposto presentato da Konsumer alle autorità emerge che Genovese in questi anni è rimasto membro del consiglio di advisor di Eqt VIII in Lussemburgo, con il rischio di conflitti d’interesse. Si tratta di un advisory board che ha essenzialmente un ruolo consulenziale. Genovese è uscito dal quel board immediatamente dopo l’arresto, come ha fatto anche in Prima Assicurazioni.

Proprio in queste settimane, come anticipato da MF-Milano Finanza, è partita l’operazione di riassetto azionario in Prima Assicurazioni con Genovese chiamato a cedere il 50,6% del capitale dell’assicurazione. L’ex guru delle startup, tramite la ex Alberto Genovese Technologies spa, che nel frattempo ha cambiato nome in First Technology Holding, assieme ad altri soci continua a detenere poco più del 55% dei diritti di voto di Prima e il 50,6% del capitale nominale. Un legame che gli altri azionisti non vedono l’ora di sciogliere, con un mandato affidato a Partners, società di consulenza fondata da Angelo Provasoli. Intanto da Facile.it hanno dichiarato che il loro operato si basa sulla totale trasparenza e tutela del consumatore, sicuri che gli accertamenti porteranno al chiarimento della posizione di Facile.it (riproduzione riservata)

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