Promessa dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron sull’isola di Saint Martin nel 2017 dopo il passaggio dell’uragano Irma, la riforma del regime delle catastrofi naturali è finalmente in pista. Quanto meno, la sua modernizzazione. Il disegno di legge è stato adottato all’unanimità dai voti espressi (72) giovedì 27 gennaio nell’Assemblea Nazionale.

Include diverse proposte presentate dalla Federazione francese delle assicurazioni (FFA). A cominciare dall’abolizione della modulazione delle franchigie (articolo 3) applicata ai comuni in funzione dell’esistenza di un piano di prevenzione dei rischi naturali (PPRN). Un’altra proposta degli assicuratori approvata dai parlamentari è l’inclusione della copertura dei costi di rialloggiamento nel regime cat’ nat’. Il testo adottato dall’Assemblea prevede la loro copertura per “le vittime di catastrofi la cui residenza principale sia malsana o presenti un pericolo per la sicurezza degli occupanti” (articolo 6).

Il progetto di legge introduce anche una maggiore flessibilità in termini di scadenze a beneficio dei ricorrenti: il termine per la denuncia all’assicuratore è esteso da 10 a 30 giorni dopo l’emissione dell’ordinanza che riconosce lo stato di catastrofe e il termine per il pagamento del risarcimento è ridotto a due mesi dopo la data di consegna della stima dello stato dei beni danneggiati (articolo 5). Per quanto riguarda la siccità, il termine per la dichiarazione è esteso da 18 a 24 mesi (articolo 8).

Per affrontare il problema del restringimento/gonfiamento dei terreni argillosi, un fenomeno che sta aumentando con la crescente gravità della siccità, il governo ha nominato l’Ispettorato generale delle finanze. Il testo dei deputati stabilisce anche che il governo deve presentare, entro sei mesi dalla promulgazione della legge, un rapporto al Parlamento per valutare i meccanismi esistenti e suggerire piste di miglioramento, in particolare sugli edifici esistenti (articolo 7).

Il testo contiene anche diversi mmiglioramenti sulla trasparenza del processo di riconoscimento dello stato di calamità naturale, compresa l’introduzione di un ricorso ex gratia in caso di rifiuto (articolo 1). Anche se è stato sostenuto all’unanimità dai gruppi politici dell’Assemblea, il progetto di legge è molto meno ambizioso del testo presentato dalla senatrice socialista Nicole Bonnefoy nel novembre 2019 e che era stato adottato in prima lettura dalla camera alta nel gennaio 2020, poco prima della crisi.