Fabrizio Vedana
Bilanci al setaccio nella finanza. Pubblicate le liste di controllo delle informazioni da fornire nelle note ai bilanci di assicurazioni, banche, sim, sgr e intermediari finanziari. Le check list sono state rese pubbliche ieri dall’associazione delle società di revisione (Assirevi) e costituiscono uno strumento utile e pratico non solo per le società di revisione, istituzionalmente incaricate di svolgere attività di revisione contabile, ma anche per coloro che sono ad altro titolo coinvolti nel processo di redazione e di controllo dei bilanci (si pensi ai cfo o ai sindaci). Le liste sono quindi da ieri a disposizione di tutti coloro che ne vogliano prendere visione o utilizzarle sul sito di Assirevi; al fine di consentirne un più agevole utilizzo da parte degli operatori interessati i file vengono messi a disposizione in formato word. Non è il primo anno che Assirevi predispone queste check list; rispetto a quelle dello scorso anno sono state aggiornate per tenere conto delle modifiche intervenute nei principi contabili e nella normativa primaria e secondaria di riferimento nonché per tenere conto delle indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza applicabili alla redazione dei bilanci al 31 dicembre 2020 con particolare riferimento alle integrazioni da apportare all’informativa di bilancio. Assirevi suggerisce di verificare che il bilancio dia adeguata disclosure degli effetti, dei rischi e delle incertezze cui la società è esposta per effetto del covid-19 e delle misure di sostegno poste in essere per far fronte alla pandemia. Al riguardo è bene ricordare che ci sono aziende che, anche nel 2020, nonostante la crisi indotta dalla pandemia del Covid-19, sono riuscite a vedere crescere i fatturati e/o a realizzare utili di bilancio, con profitti in alcuni casi persino maggiori rispetto all’anno prima. I forti cambiamenti sociali e di abitudini portati dal virus hanno, infatti, permesso ad alcuni gruppi di non risentire o quasi della crisi economica e finanziaria in atto. Oltre ad aziende attive nel settore della grande distribuzione, della sanità, della farmaceutica rientrano in questo club anche aziende attive nel settore finanziario, in primis assicurativo, perché con la pandemia è cresciuto esponenzialmente il bisogno di protezione dalle diverse tipologie di rischi, finanziari e non solo.

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