di Riccardo Fioramonti
Si è svolta ieri la prima di tre tappe digitali del 2021 di ConsulenTia, l’evento ideato da Anasf, edizione centrata sul futuro verde della finanza, che ha registrato più di 1000 partecipanti connessi in streaming. Al convegno inaugurale Anasf sono intervenuti Francesco Bicciato, segretario Forum Finanza Sostenibile, Maria Paola Chiesi, Shared Value & Sustainability Director del gruppo Chiesi, il presidente di Anasf Luigi Conte e Nadia Linciano, responsabile dell’Ufficio Studi Economici Consob. A moderare l’incontro Andrea Cabrini, direttore Class Cnbc. «L’evento ha visto lo sviluppo di tre punti focali: lo stato dell’arte del livello normativo, che vedrà entro la fine dell’anno la definizione puntuale della tassonomia; l’aspetto della ricerca, per cui abbiamo rappresentato in maniera trasversale l’ambiente in cui si opera, utile a definire le linee di azione che devono essere condivise e soprattutto innovative per consentire al sistema di poter mirare al futuro con un approccio costruttivo e da protagonisti», ha dichiarato in apertura del convegno Luigi Conte. «Soprattutto oggi che l’attenzione dei governi è rivolta alla necessità di lavorare insieme per la «transizione verde» nella prospettiva della prossima Conferenza delle Parti sul cambiamento climatico (Cop 26)», ha aggiunto Conte. Il punto di partenza è stata l’indagine mirroring di Consob, che confronta opinioni e conoscenze sui temi della finanza sostenibile dei consulenti finanziari e dei loro clienti. Solo il 13% di questi ultimi ha una buona conoscenza rispetto alle tematiche Esg mentre più del 50% non ne ha mai sentito parlare. Tra i fattori Esg che i risparmiatori associano alla finanza sostenibile ci sono quelli ambientali e societari, scarsa attenzione è posta invece alla governance. «Per colmare i gap formativi dei risparmiatori sono molti i momenti in cui il cf può entrare in azione», ha dichiarato Linciano, «a partire dalla valutazione di adeguatezza. «La sostenibilità è importante per le imprese per tre aspetti: rappresentano la prima fonte di inquinamento e di emissioni di gas effetto serra nell’atmosfera; attraverso il lavoro costituiscono una delle principali opzioni per la mobilità sociale delle persone; attraverso l’innovazione e la ricerca sono responsabili del processo sociale ed economico dell’ultimo secolo», ha affermato Maria Paola Chiesi. «Gli investimenti Sri stanno crescendo. L’Europa è uno dei player più importanti e l’Italia è ben posizionata dopo il Regno Unito e la Francia. Abbiamo avuto una reazione importante dalla pandemia, i rendimenti hanno cominciato a crescere in linea superiore rispetto agli investimenti tradizionali, e questo è avvenuto perché inserire investimenti Esg anticipa i rischi e le esternalità negative in campo sociale e ambientale», ha commentato Francesco Bicciato. «Abbiamo una grande possibilità per reindirizzare il modello di sviluppo del Paese», ha ripreso. «Una delle strategie della finanza Sri è quella del dialogo tra finanza e imprese che, quando si allineano sugli stessi obiettivi, procedono poi nella stessa direzione; la seconda è colmare il gap tra attività del cf e l’interesse dei clienti sui temi Esg, attraverso la comunicazione e l’educazione finanziaria. (riproduzione riservata)

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