Un nuovo rapporto della Cass Business School e dell’International Longevity Centre UK (ILC-UK), rivela che l’allungamento dell’aspettativa di vita e bassi tassi di natalità stanno mettendo a dura prova le strutture familiari.

Il rapporto 100-year family: Longer lives, fewer children (100 anni di famiglia: Vite più lunghe, meno figli) mostra quanto la famiglia britannica sia mutata nel tempo ed investiga su come stia subendo una crescente pressione da parte di forze demografiche ed economiche esterne.

I principali risultati del rapporto sono:

  • Le persone vivono più a lungo, hanno meno figli e li fanno più tardi. Le famiglie stanno mediamente invecchiando e diventando più gravose in termini di numero di membri anziani – fenomeno a cui è stato dato il nome di “beanpole family”(famiglia bastone).
  • Una generazione di persone (soprattutto donne) passa sempre più tempo a fornire assistenza, occupandosi dei bambini e dei genitori anziani, perdendo l’opportunità di lavorare negli anni in cui potrebbe guadagnare di più.
  • Longevità significa che erediteremo più tardi. Le eredità non forniscono più sostegno finanziario alle giovani famiglie quando ne hanno più bisogno.
  • Le persone anziane che potrebbero essere vettori di ricchezza, con le case per esempio, mentre sono in vita, non riescono a farlo perché si preoccupano dei costi dell’assistenza in età avanzata. Di conseguenza, vivono da soli in case troppo grandi ma non possono trasferirsi a causa della mancanza di un alloggio adeguato all’età e degli elevati costi di ridimensionamento. Nel frattempo le giovani famiglie non riescono ad accedere alla proprietà.
  • Anche se le persone vivono più a lungo, gli anni supplementari non sono necessariamente trascorsi in buona salute, il che significa che le esigenze di assistenza si allungano ulteriormente.

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