Non ci sarebbe nessun legame evidente fra il tumore al cervello e l’utilizzo di smartphone, secondo la Food and Drug Administration, che nel nuovo rapporto redatto sulla base dei dati pubblicati negli ultimi 11 anni sostiene che “non esistono prove scientifiche coerenti o credibili su problemi di salute causati dall’esposizione all’energia in radiofrequenza emessa dai cellulari”.

Sul 5G la Fda è chiara: “Nonostante molte specifiche del 5G rimangano poco definite, è noto che i telefoni cellulari 5G useranno le stesse frequenze per le quali valgono le linee guida della Fcc (300 kHz-100 GHz)”. Dunque le conclusioni “raggiunte sulla base dell’attuale corpus di prove scientifiche coprono anche queste frequenze”.

Proprio i timori delle radiazioni da smartphone hanno bloccato in Svizzera (a Wohlen) l’impianto di nuove antenne wireless. Così come nella Mill Valley (California, Usa), l’opposizione locale ha bloccato la costruzione della rete 5G del governo federale nonostante il presidente della Fcc Ajit Pai abbia stabilito come “illegali” i veti del governo locale al 5G.

Il rapporto della Fda aggiorna i risultati del 2018 “bocciando”, perché “incerto e non applicabile agli umani”, lo studio pubblicato dal National Toxicology Program secondo cui i topi esposti a livelli molto elevati di radiazione elettromagnetica possono determinare il tumore.

Stando alla Fda rimangono validi gli standard attuali di tutela sui livelli di elettromagnetismo. “”Nel caso venga rilevato un rischio credibile, la Fda – fa sapere in una nota – lavorerà a stretto contatto con altri partner federali per mitigare il rischio”.

Fonte: Corcom

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