Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali


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La tecnologia sta cambiando il mondo delle assicurazioni, ampliando le possibilità di scelta per gli utenti. Per esempio con polizze che si possono attivare in autonomia e all’istante dallo smartphone, con formule in cui si paga solo per l’utilizzo, per esigenze e attività specifiche e per periodi di tempo limitati, o con proposte che includono i rimborsi in automatico o che premiano i comportamenti virtuosi. Tra le nuove frontiere che il settore sta sperimentando per fare tutto ciò ci sono la blockchain, l’intelligenza artificiale e l’uso di chatbot.
Sono stati circa 8 milioni i ricoveri annui nelle strutture ospedaliere, circa 320 mila pazienti coinvolti in errori o difetti organizzativi (4%), e nuovi contenziosi annui fra 10 mila e 12 mila, in aumento dello 0,15%. Ma buon esordio per gli accertamenti tecnici preventivi, confermati in sentenza nel 90% dei casi.
Sono i dati che fotografano i primi tre anni di applicazione della legge Gelli (legge n. 24/2017), di disciplina della responsabilità sanitaria, nonostante l’obiettivo fosse quello di superare l’impasse creatosi nel settore a causa del peso e dell’onere della medicina difensiva a fronte di ingenti richieste di risarcimento del danno.
Interpretazione estensiva della legge Gelli, criteri di riparto dell’onere probatorio sulla causa non imputabile tra ospedale e medico, consenso e danno.
Sono i macrotemi che la Corte di cassazione ha affrontato nelle dieci sentenze «di San Martino», le quali, pur non innovando riguardo ai temi trattati, rappresentano per gli operatori una pietra miliare, racchiudendo in una sorta di decalogo gli aspetti più delicati della responsabilità sanitaria: l’efficacia temporale delle nuove disposizioni, i presupposti delle reciproche responsabilità di medico e strutture sanitarie, l’obbligo del consenso informato, le varie tipologie di danno.
Il factoring si conferma come antidoto contro gli effetti del ritardo dei pagamenti nel capitale circolante e nella situazione finanziaria delle imprese. Non solo. La gestione di crediti e debiti di natura commerciale può semplificare i rapporti delle imprese di grandi dimensioni con i propri numerosi fornitori (di norma piccole e medie imprese) attraverso la Supply chain finance (Scf, ossia le soluzioni finanziarie che fanno leva sulla partecipazione a una catena di fornitura). In pratica consente al cliente (debitore) di garantire l’accesso al credito all’intera filiera, grazie alla conoscenza delle informazioni privilegiate che emergono dal rapporto di fornitura. Condividendo queste informazioni con il factor, il merito creditizio dei fornitori aumenta, il rischio dell’operazione si abbassa e aumenta la fiducia. Sarà allora che il factor potrà fornire liquidità alla filiera del cliente (grande debitore) e permettendo alle pmi stesse di investire nella crescita delle proprie aziende.
Trattamento di fine rapporto suddiviso tra quota mantenuta in azienda e quota destinata ai fondi di previdenza. Con la cessazione del rapporto di lavoro scatta il diritto del lavoratore subordinato a percepire l’accantonamento maturato; tale diritto è però limitato nel tempo. L’articolo 2948 del codice civile, infatti, stabilisce una prescrizione quinquennale per le indennità spettanti. Ciò detto, la contabilizzazione che l’azienda deve effettuare di tale accantonamento si aggancia alla scelta operata dal lavoratore circa la destinazione del Tfr, ossia tra il mantenimento in azienda, ovvero la destinazione a un fondo di previdenza complementare.

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Tra il 2045 e il 2050 gli over 65 saranno oltre un terzo della popolazione. Pensioni e sanità peseranno sempre di più sui conti pubblici e l’Italia scivola in basso nelle classifiche della crescita. Secondo Banca d’Italia il numero di immigrati è destinato a ridursi progressivamente.
Intesa la definisce amichevole e lo è certamente per i soci di Ubi, ai quali viene riconosciuto un premio del 28% per un titolo che non ha mai brillato, oltre a diventare azionisti di Intesa, che paga un tasso di dividendo doppio. Il mercato non ha penalizzato intesa.

Tra gli effetti negativi di un mondo a tassi zero ci sono non solo i rendimenti ridotti ma anche una diminuzione dei consumi e un indice del costo della vita a livelli estremamente bassi. Con effetti negativi sull’economia e sulle pensioni che rischiano di essere meno generose. Per far fruttare i propri capitali è necessario aumentare il livello di rischio e allungare l’orizzonte temporale
  • La sfida di Carlo, contare di più (anche in Europa)
L’offerta a sorpresa su Ubi Banca ha scosso il sistema finanziario con un’operazione che coinvolte l’antico avversario, la Mediobanca di Alberto Nagel. Chi  è il banchiere romano che ha sviluppato tutta la carriera in Intesa Sanpaolo.
  • Intesa Sanpaolo-Ubi, dopo il blitz la parola è ai patti
Nettamente contrari all’operazione gli azionisti riuniti nel Car, che sommano circa il 18% del capitale. Ma tra Bergamo e Brescia si raccoglie un ulteriore 12%. Oggi i grandi soci si esprimeranno sul futuro dell’Istituto. Centrale è il ruolo di Cimbri (Unipol).

  • Rc famiglia, chi vince e chi perde
Per due milioni di utenti il risparmio sarà tra il 13 e il 65%, mentre per altri il rischio di rincari è certezza. Partenza difficile per la polizza Rc auto “formato famiglia”, entrata in vigore a sorpresa una settimana fa. L’obbligo per le compagnie di riconoscere una classe di merito bonus malus privilegiata a tutti i membri di una famiglia – per qualsiasi veicolo – soffre delle incongruenze della legge. Il paradosso, tra gli altri, dei neopatentati: esclusi in teoria perché sono richiesti cinque anni di guida senza incidenti, ma ammessi se la polizza è nuova.
  • Laurea, riscatto light al test convenienza
A partire dalla fine di gennaio scorso, si è ricominciato a parlare in modo insistente del riscatto di laurea light e dell’opportunità che questo rappresenta per anticipare la pensione. Il motivo è la pubblicazione della circolare Inps 6/2020, che ha fornito una lettura estensiva di questo istituto, rendendolo di fatto accessibile a una platea molto più ampia di quella originariamente ipotizzata. Venuto meno il requisito anagrafico dell’età entro i 45 anni (espunto nella conversione del decreto originario), per potere esercitare il riscatto a prezzo forfettario è necessario avere studiato dopo il 1995, vale a dire nei periodi di competenza del metodo di calcolo contributivo della pensione stabiliti dalla legge Dini (la 335 del 1995). Nella circolare l’Inps ha, però, ricordato che anche per chi ha studiato prima del 1996, c’è una chance di godere del riscatto scontato, ovvero passare al metodo contributivo. Tale facoltà, prevista sempre dalla legge Dini, consente a chi ha meno di 18 anni di contributi al 1995, almeno 15 anni di contributi complessivi di cui non meno di 5 dopo il 1995 di manifestare, in modo irrevocabile, la volontà di ricalcolare l’intero assegno con il metodo contributivo. Per i professionisti che hanno dunque 15 anni di contributi in Inps, si accende la possibilità di optare per il metodo contributivo e accedere a questa forma di riscatto.

  • Berkshire Hathaway, assicuratore e proprietaria dello stabilimento Lubrizol di Rouen
“La mano sinistra non sa cosa sta facendo la mano destra”. È con questa citazione dalla Bibbia che Warren Buffett, numero uno di Berkshire Hathaway, è sull’incendio dello stabilimento Lubrizol di Rouen l’anno scorso nella sua lettera annuale agli azionisti. Berkshire Hathaway, l’unico azionista della società, sta affrontando perdite significative, che dovrebbero essere compensate da “significativi recuperi assicurativi”. Ma la situazione non è così semplice per il conglomerato. Uno dei maggiori assicuratori di Lubrizol è una società di proprietà del Berkshire”, ha riconosciuto Buffett, “anche l’oracolo di Omaha ha detto che la società è una “società molto grande” e che non è l’unica.