Selezione di notizie assicurative da quotidiani nazionali ed internazionali

 

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Intesa Sanpaolo è a tutti gli effetti una wealth management company, in cui gestioni patrimoniali e assicurazioni rappresentano quasi la metà del risultato lordo. In termini strategici è questo il dato più significativo del bilancio che ieri il ceo Carlo Messina ha presentato ai mercati. Un bilancio apprezzato dagli analisti (che hanno rivisto al rialzo le aspettative) e dal mercato, come del resto dimostra il rialzo del titolo Intesa a Piazza Affari (+ 2,9% a 2,35 euro). Le sorprese sono arrivate soprattutto dai proventi operativi, che malgrado i tassi sottozero e la debolezza del quadro economico nel 2019 hanno superato i 18 miliardi (+1,5%) grazie al contributo di tutte le principali voci di ricavo. In particolare, nell’ultimo trimestre è stato particolarmente positivo l’andamento delle commissioni, cresciute del 10,2% a 2,16 miliardi grazie alle attività di gestione, intermediazione e consulenza.
Generali Investments lancia Generali Investments Sicav (Gis) Euro Green & Sustainable Bond, un nuovo comparto che investe principalmente in obbligazioni green e sostenibili e che combina l’impegno di Generali Investments verso la sostenibilità con la sua esperienza negli investimenti obbligazionari. Il fondo offre una strategia di investimento liquida e trasparente in obbligazioni che finanziano progetti legati, tra l’altro, alla transizione energetica e alle energie rinnovabili, con un impatto positivo reale sul cambiamento climatico. Investe principalmente in obbligazioni green e sostenibili investment grade denominate in euro e fa riferimento all’indice Bloomberg Msci Barclays Euro Green Bond come universo di investimento e benchmark ufficiale. Il comparto è registrato in Italia, Francia, Germania e Austria.
L’ingente patrimonio immobiliare di Poste Italiane non riesce a trovare un assicuratore pronto a coprirne i rischi legati alla proprietà. La gara che il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha avviato alla fine dello scorso anno, secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, si è chiusa infatti nei giorni scorsi senza un nulla di fatto. In ballo c’è un patrimonio decisamente vasto: il gruppo guidato da Del Fante in passato aveva ragionato su un’ipotesi di valorizzazione del suoi immobili (poi sfumata) ma le stime che era circolate allora parlavano di un valore complessivo superiore agli 1,7 miliardi di euro. In pratica il pacchetto immobiliare più grande in Italia dopo quello della pubblica amministrazione

Il coronavirus colpisce il cuore dell’economia cinese. Pechino potrebbe rivedere i target di crescita per il 2020, mentre il governo studia misure a sostegno dell’economia. E negli ultimi sei mesi è stato il Giappone il primo detentore straniero di titoli del debito pubblico americano, superando proprio la Cina. Ecco tutte le ultime novità.
Cina taglia stime. La Cina potrebbe tagliare le stime di crescita per il 2020. Se lo farà e quanto, lo si capirà a marzo, quando generalmente vengono rese pubbliche le previsioni di crescita. Secondo gli economisti, per il 2020, la Cina dovrebbe puntare a una crescita «attorno al 6%» dopo il range 6-6,5% fissato per il 2019, chiuso con una crescita del 6,1%», spiega Bloomberg.
Futuro incerto per le prestazioni maturate e per i contributi versati nel Regno Unito. L’accordo sulla Brexit, infatti, assicura solo fino a fine anno le vigenti tutele previdenziali tra i paesi Ue e Regno Unito. «Ad oggi», invece, «non è possibile fornire istruzioni relative al periodo successivo al 31 dicembre 2020, in assenza di un quadro giuridico certo di riferimento». Lo precisa l’Inps nella circolare n. 16/2020. Sono a rischio i diritti dei cittadini soggetti a diverse legislazioni tra cui quella del Regno Unito.

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  • Effetto virus
L’effetto-virus, per dire, è già ben visibile ai distributori di benzina. La pandemia ha congelato l’economia cinese che da sola consuma il 13 per cento dell’”oro nero” mondiale. Risultato: il greggio in poco più di 15 giorni ha perso il 12 per cento del suo valore e il crollo della quotazione, con la solita dovuta calma, è arrivato anche alle pompe di carburante tricolori: oggi per un litro di verde si spendono 1,574 euro. Il rallentamento della congiuntura mondiale (il virus costerà tra — 0,1 per cento e — 0,2 per cento al Pil globale, dice Goldman Sachs) ha regalato negli ultimi giorni qualche risparmio a chi ha un mutuo per la casa a tasso variabile e ai conti pubblici italiani. Molti settori chiave della nostra industria, per dire, rischiano di pagare un prezzo salato alla pandemia. Il boom del turismo da Pechino (nel 2019 sono arrivati nella penisola 3,2 milioni di turisti cinesi, il quintuplo del 2008) rischia di sgonfiarsi drasticamente, come testimonia la pioggia di disdette arrivate negli ultimi giorni ai centralini di tutti gli alberghi. Un disastro anche per il settore del lusso e della cosmesi visto che i cinesi sono di gran lunga i turisti che spendono di più (in media 1.167 euro a testa) quando sono un vacanza da noi. A pagare un pedaggio salato saranno anche le aziende dei settori (meccanica ma anche vino e l’arredamento) che negli ultimi anni hanno visto decollare l’export verso Pechino.

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  • Meno bocciati e più incidenti. Il paradosso stradale
Si potrebbe definire il paradosso dei «bravi» guidatori. Infatti, in Italia, alle province con più promossi all’esame pratico di guida, quindi in teoria più abili al volante, fa da contraltare un’incidenza dei sinistri, con almeno un ferito, superiore alla media del Paese. Secondo un rapporto della Direzione generale per la Motorizzazione, al primo posto nella classifica di quelle più «virtuose» c’è la Città metropolitana di Messina: solo l’1,03 per cento dei candidati è stato bocciato alla prova pratica mentre la media nazionale è del 12,4%. Però se si guardano i dati, pubblicati dall’Associazione nazionale delle imprese assicuratrici, sugli incidenti stradali nel Messinese con almeno un ferito, la percentuale è di 8,4 punti superiore alla media italiana (24% contro 15,6%). È la decima provincia con più scontri. Stesso discorso per le altre quattro province che seguono in classifica. A Foggia i respinti sono l’1,06% ma la percentuale degli incidenti è del 26,9% (quarta peggiore provincia d’Italia). A Lecce all’1,06% si contrappone il 24,8% (sesta); a Potenza all’1,45% fa eco il 16,5% mentre a Enna all’1,9% si registra il 18,1%.
  • Più utili per Intesa, a 4,18 miliardi. «Siamo un motore della crescita»
Intesa Sanpaolo chiude il 2019 con l’utile netto a 4,18 miliardi, il più alto della sua storia iniziata nel 2007 con la fusione delle banche di Milano e Torino. Nel corso dello scorso anno è stata acquisita la maggioranza di Rbm assicurazione salute, operazione che porta il gruppo bancario sempre più impegnato nelle polizze al secondo posto della classifica degli operatori di settore. Messina conferma tra le altre cose l’impegno in Cina. La banca resta focalizzata sul wealth management e il forte sviluppo dell’assicurazione danni (non motor) e già nella seconda parte dell’anno si è assistito alla ripresa della raccolta di risparmio gestito (8 miliardi nel semestre, 5,5 nel solo ultimo trimestre dell’anno). Si stima che l’ammontare dei depositi delle famiglie convertibile in forme di risparmio gestito sia di circa 70 miliardi (176 miliardi è il bacino della raccolta amministrata).
  • Milano capitale del fintech. Nasce il polo di Banca Generali
«La passione per l’innovazione ha sempre guidato il nostro business — ha dichiarato l’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali Gian Maria Mossa all’inaugurazione del nuovo hub milanese —, da quando siamo diventati la prima Banca Private per valore e sostenibilità per qualità del servizio a partire, appunto, dalla visione». La strategia della Banca si fonda sulla convinzione che il mercato del Personal Financial Services in Italia sia di ampie dimensioni e pronto a una grande trasformazione, anche se arretrato nel campo dell’innovazione. L’iniziativa di Banca Generali di aprire un hub dedicato all’innovazione non è stata una scelta casuale, l’ambizioso progetto della Banca è quello di proseguire nella veste di consulente nel passaggio al digitale con progetti finalizzati alla promozioni di sempre maggiori incontri con i partner con i quali condividere idee e progetti e creare nuove iniziative. È il concetto dell’ecosistema, perché il processo di innovazione non può essere un processo lento, l’urgenza va gestita creando community, non si può “fare tutto in casa”. «La nostra mission è continuare ad aumentare la professionalità facendo sempre più formazione — prosegue l’ad Mossa —. Esperienza, confronto, scambio di idee e relazioni sono le caratteristiche che costruiscono la professionalità di un consulente finanziario, perché noi, come custodi del patrimonio dei nostri clienti, dobbiamo essere in grado di offrire delle opportunità di investimento guardando prima di tutto alla protezione».

  • Cina, il coronavirus minaccia la catena globale delle forniture
Il coronavirus contagia l’industria automobilistica globale, mentre il principale mercato automobilistico del mondo sta registrando un crollo senza precedenti: la carenza di componentistica made in China ha portato a uno stato di semiparalisi le fabbriche sudcoreane e ha cominciato ad avere un impatto anche altrove, mettendo sotto pressione le supply chain internazionali; quanto alle vendite in Cina, la contrazione nei primi due mesi dell’anno si profila intorno al 25-30%, secondo stime preliminari rilasciate da Cui Dongshu, segretario generale della China Passenger Car Association, a fronte di un cedimento della produzione ipotizzato da alcuni osservatori almeno intorno al 15%. Più vaste preoccupazioni sono generate dal prolungamento della chiusura delle fabbriche di componentistica, non solo nella regione di Hubei.
  • Cyber difesa delle imprese, conto da 1,3 miliardi
«La sicurezza informatica è un elemento fondamentale per il successo di ogni business ed è confermato dal crescente interesse in termini di investimenti e di attenzione che ci aspettiamo proseguano anche quest’anno. Accanto alla specializzazione delle difese con strumenti allo stato dell’arte ora emerge la necessità di sviluppare cultura e consapevolezza, costituire centri di competenza strutturati e creare meccanismi di coordinamento e contaminazione, lavorando in una prospettiva trasversale che coinvolge l’intera organizzazione aziendale». Questa è la premessa di Alessandro Piva, direttore dell’Osservatorio Information Security & Privacy del Politecnico di Milano, commentando l’evoluzione degli investimenti per la difesa digitale delle imprese italiane. Oggi presenterà l’Osservatorio «Security-enabled transformation: la resa dei conti» che fotografa l’evoluzione dell’attività delle aziende sul fronte caldo della difesa digitale.
  • L’Inps nega la trasferibilità del Tfr già versato al Fondo di tesoreria
Se il lavoratore, dopo aver deciso di lasciare il Tfr in azienda, ci ripensa e aderisce alla previdenza complementare, non può contare sull’accantonamento che il datore di lavoro con almeno 50 addetti ha dovuto obbligatoriamente trasferire al Fondo di tesoreria gestito dall’Inps. Questo significa che la costruzione della sua pensione aggiuntiva, dal punto di vista economico, si baserà solo su ciò che maturerà dal momento della nuova scelta in poi. La restante parte di liquidazione (precedentemente accantonata e transitata alla Tesoreria) gli verrà pagata alla cessazione del rapporto ovvero anticipata, secondo le regole previste dal codice civile e quelle di miglior favore vigenti in azienda. Lo ha precisato l’Inps con il messaggio 413/2020 diffuso ieri.

  • Worldline segna il ritorno delle compagnie di riassicurazione captive in Francia
Il regolatore ha appena rilasciato la sua prima approvazione in quasi vent’anni per una captive di riassicurazione, una filiale del gigante europeo dei pagamenti Worldline. L’operazione è stata effettuata con grande clamore. Diviso dalla società madre Atos nel 2019, Worldline doveva trovare rapidamente una soluzione assicurativa autonoma per coprire i suoi rischi industriali “ad alta intensità” (ad esempio, guasti informatici), escludendo le frodi o gli attacchi informatici. Nel frattempo, infatti, il mercato assicurativo è diventato brutalmente ristretto.

Handelsblatt

  • Gli intermediari assicurativi vincono in tribunale contro Check24
Nella disputa legale tra l’Associazione Federale degli intermediari di assicurazioni (BVK) e il portale di confronto Check24, martedì il tribunale regionale di Monaco di Baviera si è pronunciato a favore dei primi. Secondo la sentenza, il portale di confronto non può più concedere vantaggi finanziari da parte di terzi al momento della stipula di un contratto di assicurazione. Il giudice che presiedeva, Isolde Hannamann, ha parlato proprio all’inizio della sentenza di una “piena azione legale”.
Nel processo, in cui entrambe le parti sono state sentite oralmente a novembre, l’associazione ha accusato il portale di aver violato le norme di legge offrendo sconti per la stipula di contratti assicurativi in occasione dell’anniversario. Il portale di confronto non può più fare pubblicità con frasi come  “Offerte per l’anniversario dell’assicurazione”.