di Anna Messia

Banca Generali ha chiuso il 2019 con un utile di 272,1 milioni di euro (+51%), il risultato migliore di sempre. In forza del risultato record con aumento, tra l’altro, a 69 miliardi di euro (+20%) della massa in gestione, la società distribuirà dividendi cash per 216,2 milioni pari a 1,85 euro per azione e corrispondenti a un pay out del 79%. Inoltre anche per il 2020 si stima una cedola ancora in crescita sulla base dei primi risultati dell’anno in corso. L’istituto guidato dall’amministratore delegato Gian Maria Mossa ha conseguito solo nel quarto trimestre profitti per 76,1 milioni (+72%). «È stato il miglior anno nella nostra storia con risultati che evidenziano sensibili miglioramenti in tutte le voci del conto economico e dello stato patrimoniale», spiega Mossa, aggiungendo che «nonostante le tensioni dei mercati di fine 2018, abbiamo aumentato di oltre 11 miliardi le masse, rafforzando il nostro brand e posizionamento nel private banking italiano dove risultiamo tra i primi operatori». Gli investitori hanno premiano il titolo che ha segnato un rialzo del 2,44% a quota 31,1 euro nella giornata del cda dei conti, vale a dire 11 euro più di quanto valesse 12 mesi fa. Anche nel 2020 il trend è iniziato positivamente «con la raccolta che a gennaio ha toccato 438 milioni», dice Mossa a MF-Milano Finanza, un risultato inferiore rispetto ai 614 milioni di dicembre 2019, ma leggermente superiore in confronto ai 430 milioni del gennaio precedente.

Il dividendo annunciato si posiziona nella parte alta degli obiettivi indicati da Banca Generali al mercato. Il pagamento degli 1,85 euro avverrà in due fasi: 1,55 euro per azione a maggio di quest’anno e altri 0,30 euro per azione a gennaio 2021. Anche l’anno prossimo «il pay out sarà mantenuto nel range del 70-80%», spiega Mossa. I ricavi hanno raggiunto quota 578 milioni (+28,6%), mentre i costi operativi si sono attestati a 221,2 milioni (+12,5%) e l’utile netto ricorrente a 150 milioni (+12,7%). Il margine d’intermediazione è aumentato del 29%, a 578 milioni, e il margine finanziario si è attestato a 88,2 milioni, in crescita del 4,9%, con un margine d’interesse a 74 milioni (+23,4%). Le commissioni lorde sono salite del 18,8%, a 881 milioni. Aumenta poi l’impegno della banca nel settore Esg e per far fronte alla volatilità dei mercati «abbiamo lanciato iniziative a bassa volatilità, prodotti strutturati e strumenti illiquidi che vengono, però, collocati in percentuali minima rispetto al portafoglio complessivo dei nostri clienti», conclude Mossa. Sul versante patrimoniale, il Cet 1 ratio si è attestato al 14,6% e il Total capital ratio (Tcr) al 16,1%. (riproduzione riservata)

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