di Francesca Gerosa

Ci sono «zero probabilità» che Intesa Sanpaolo alzi il prezzo offerto per Ubi Banca, ma l’ad Carlo Messina è fiducioso che l’operazione vada in porto. È quanto ha detto il top manager in un’intervista rilasciata ieri in diretta a Bloomberg Tv, preannunciando una nuova ondata di consolidamento bancario in Europa dopo la proposta da 4,9 miliardi di euro per l’istituto guidato da Victor Massiah. «È chiaro che i supervisori vogliono un consolidamento delle banche europee», ha detto il numero uno di Ca’ de Sass. « Intesa Sanpaolo non farà altre mosse in Europa, ma mi aspetto che ci saranno altre operazioni nei prossimi mesi», ha previsto, facendo capire indirettamente che la Bce ha già dato il suo benestare al deal con Ubi: «Non è possibile che una delle maggiori banche europee proponga un deal di queste dimensioni senza indicazioni positive dalla Banca centrale europea».

Messina ha anche rivendicato a Intesa Sanpaolo il primato di essere la prima a partire con una mossa del genere. «Abbiamo dimostrato di avere la leadership anche nel saper sorprendere l’Europa con quest’operazione», ha detto, ricordando che l’obiettivo è «creare un competitor di dimensioni tali da competere con i grandi player bancari anche di Usa e China, oltre che a livello europeo». D’altra parte, come ha spiegato il presidente di Banca Imi (gruppo Intesa Sanpaolo), Gaetano Miccichè, intervenendo all’ottavo seminario Italia-Russia, in un’ottica di competitività, le dimensioni sono «un elemento fondamentale» per le imprese, sottolineando che questo «è un problema che l’Italia ha sempre avuto». Miccichè ha quindi osservato che Intesa Sanapolo «è una grande banca internazionale con una forte connotazione nazionale. Vuole essere il motore del Paese. È presente all’estero in modo fortemente operativo. Non semplici bandierine su una carta geografica, ma sedi operative con le quali svolge un ruolo di supporto alla crescita di questi Paesi».

Se l’offerta pubblica di scambio su Ubi dovesse fallire, «continueremo a garantire i nostri risultati», ha affermato Messina, sottolineando che «per me Intesa Sanpaolo è la mia casa, è la mia famiglia. E spero che lo diventi anche per le persone di Ubi. Io rimarrò qui fino alla fine della mia carriera». Già l’altro ieri, durante la conference call con gli analisti per presentare l’offerta su Ubi, il ceo di Intesa Sanpaolo aveva chiarito di non avere «nessuna intenzione di cambiare le condizioni offerte né di alzare il prezzo che riteniamo congruo». Se verranno accettate «saremo felici, se no saremo comunque felici e continueremo a lavorare al nostro piano industriale in modo autonomo». (riproduzione riservata)

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