IL VOSTRO QUESITO

Un’azienda che svolge più attività, ciascuna delle quali con grado tecnico di rischiosità alquanto diverso (ed esempio scavi, intermediazione e consulenza) ha in essere una polizza RCTO con tasso unico su fatturato tarato su attività più rischiosa.
L’intervento di un broker fa emergere tale stranezza e l’assicuratore in corso procede al rinnovo applicando all’attività rischiosa il tasso in corso (seppur scontato per buon andamento) e all’attività meno rischiosa un tasso appropriato e notevolmente più contenuto.
Essendo la differenza di premio alquanto rilevante in quanto rilevante è il fatturato complessivo, il cliente ritiene di dover applicare tali nuovi tassi anche alle regolazioni precedenti, ancora in sospeso, sostenendo che la tipologia di rischio era stata mal interpretata in precedenza e che l’attività di rinnovo portata a termine dal broker ha fatto emergere tali elementi di non corretta tassazione ab origine.
Ritenete che il cliente che ha subito gli effetti di una errata gestione del rischio possa veder soddisfatta la sua richiesta nonostante abbia, in totale fiducia, apposto la sua firma alla polizza precedente?
Ritenete possa configurarsi una sorta di parziale annullamento del contratto?

L’ESPERTO RISPONDE

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