IL FATTO

Autore: Michele Borsoi
ASSINEWS 316 – febbraio 2020 

Premessa
Visto cos’è accaduto nel cantiere vicino al nostro, ho deciso che una buona assicurazione contro il rischio di infortunio può fare il caso nostro. È accaduto che un lavoratore è deceduto a seguito di una caduta da un’impalcatura ed ora gli eredi si sono costituiti parte civile per chiedere al datore di lavoro il danno differenziale rispetto alle prestazioni previste dall’assicurazione sociale dell’INAIL.

La polizza di responsabilità civile
Non a caso le imprese, oltre a corrispondere i premi richiesti dall’INAIL per le coperture sociali, hanno tutto l’interesse a cautelarsi: in primis dalle azioni di surroga esperite dall’INAIL stesso qualora ricorra la responsabilità dell’impresa nella causazione del danno, nonché dalle richieste di danno differenziale avanzate dal danneggiato o dai suoi aventi causa.

Il problema
Quando si verificano incidenti gravi e viene denunciato all’assicuratore della polizza di responsabilità civile, il caso di sinistro, questi interviene assumendo la gestione delle vertenze per cercare di neutralizzare o di ridurre le pretese dei danneggiati. Essendo egli il soggetto economicamente esposto al risarcimento del danno in sede civile, ha tutto l’interesse a gestire un’azione di resistenza alle pretese dei danneggiati al fine di provare: l’assoluta estraneità a colpe e responsabilità da parte dell’assicurato, in difetto a cercare di ridurre le pretese risarcitorie avanzate. L’impresa edile assicurata non può pertanto convenire ad una transazione con i danneggiati che non sia accettata e condivisa anche dall’assicuratore.

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