di Paola Valentini

Con una raccolta netta di 4,2 miliardi nel mese di dicembre le reti hanno chiuso il 2019 con flussi positivi per 34,9 miliardi. E più della metà viene dai prodotti del risparmio gestito. Secondo l’Osservatorio di Assoreti i prodotti assicurativi continuano a guadagnare spazio, mentre sono in calo gli acquisti diretti di titoli di Stato. La raccolta netta complessiva è stata pari a 34,9 miliardi di curo con i volumi netti d’attività, in crescita del 16,4% rispetto al precedente anno, un risultato che rappresenta il secondo migliore risultato di sempre realizzato dalle reti. Il 58% delle risorse nette investite nell’anno coinvolge i prodotti del risparmio gestito, per un ammontare pari a 20,3 miliardi di euro ed una crescita del 51,9% rispetto a12018 (13,4 miliardi); il saldo complessivo delle movimentazioni sui prodotti in regime
amministrato è positivo per 143 miliardi di euro e registra una flessione del 12,0% rispetto all’anno precedente (16,7 miliardi). Emerge il molo sempre più importante ricoperto dai prodotti di natura assicurativa. «Nell’ambito del risparmio gestito, il 58,6% degli investi-menti netti coinvolge il comparto assicurativo, con volumi di raccolta pari a 11,9 miliardi di euro (+40,5% rispetto al 2018). 1 premi netti versati sulle polizze vita tradizionali raggiungono livelli quasi raddoppiati rispetto al 2018 (+85,0%) e pari a 4,9 miliardi di euro, mentre gli investimenti netti sui prodotti assicurativi a contenuto finanziario risultano pari a 6,9 miliardi di euro (+19,9%), con 3,4 miliardi posizionati sulle unit linked (+30,9%) e 3,5 miliardi sulle polizze multiramo (10,8%)», Positivo ed in crescita anche il bilancio dei fondi chiusi mobiliari che investono sui mercati privati, con risorse nette pari a 713 milioni (+59,9%), mentre il bilancio annuale sui fondi aperti di diritto italiano è negativo per 305 milioni di euro. (riproduzione riservata)

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