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Arrivano le specifiche sui Pir di nuova generazione. A metà settimana, dopo il Decreto Carige che sarà approvato in Commissione Finanze della Camera, il governo discuterà dei decreti attuativi sui Pir2. Si tratta della normativa che prevede un bonus fiscale per chi investe nell’economia reale, entrata in vigore a gennaio 2017 e su cui ora il governo inserisce una variante importante: l’obbligo per i gestori di investire il 3,5% dei fondi su azioni o bond di pmi quotate su Aim Italia e un 3,5% su fondi di venture capital.
A due anni dall’annuncio a Monaco del lancio della prima iniziativa di Generali Deutschland nel settore della smart insurance, con Generali Vitality, di polizze di tipo high tech, il Leone nel Paese ne ha vendute più di 220 mila. Un risultato che dà la misura di quali siano le opportunità di sviluppo per chi innova nel settore e la compagnia guidata da ceo, Giovanni Liverani, ha deciso di puntare molto sulle nuove tecnologie e di accelerare ulteriormente il passo firmando, nei giorni scorsi, un accordo con Plug and Play. Si tratta di una società della Silicon Valley, aggregatore e sviluppatore di startup tra cui, ovviamente, quelle che puntano a innovare nel settore delle assicurazioni.
Intesa Sanpaolo farà oggi un primo bilancio del piano industriale presentato all’inizio dell’anno scorso. I numeri del 2018 consentiranno infatti al mercato di valutare i progressi nella strategia e i risultati raggiunti finora. Un appuntamento importante quindi, soprattutto perché alla vigilia del rinnovo del consiglio di amministrazione previsto per aprile. Secondo il consensus di Bloomberg, Intesa potrebbe registrare per il quarto trimestre un utile netto di 1,04 miliardi di che porterebbe a 4 miliardi i profitti complessivi del 2018, in crescita rispetto ai 3,8 miliardi del 2017.

Per affrontare al meglio l’attuale contesto mondiale caratterizzato da aumento del debito, incertezza sul fronte politico e crescita economica eterogenea, la soluzione più premiante per gli investitori può essere un approccio attivo di lungo periodo: lo ha detto Neil Dwane, global strategist di Allianz Global Investors (gruppo Allianz) al primo Investment Forum del 2019 svoltosi a Hong Kong.
Quattro su 10 delle domande (finora 18 mila) giunte all’Inps per accedere alla pensione anticipata vengono da «Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia» e un terzo delle richieste arriva dai dipendenti pubblici. E, se ad optare per la Quota 100, c’è una fetta di persone, nel Mezzogiorno, attualmente «non occupate», ciò mette in bilico «l’idea che il pensionamento liberi dei posti di lavoro», laddove pure il reddito di cittadinanza, fissando «un livello di prestazione molto elevato per un singolo», mostra conseguenze «rilevanti» di scoraggiamento nei confronti di chi è alla ricerca di un impiego. È quanto sostenuto dal presidente dell’Inps Tito Boeri, ieri pomeriggio, durante il ciclo di audizioni tenuto dalla commissione lavoro del Senato sulle due misure «cardine» del governo, contenute nel decreto legge 4/2019; a proposito dei riflessi sociali della Quota 100, ha scandito, questo intervento «graverà sulle generazioni future», giacché se rimarrà sperimentale per tre anni (e fino al 2026 per la pensione anticipata), aumenterà il debito implicito di 38 miliardi, cifra che, se le misure diventassero strutturali, lieviterebbe ad oltre 90 miliardi.
Può fare domanda di Ape sociale anche chi ha perfezionato i requisiti negli anni passati e chi è decaduto dal beneficio ottenuto nel 2017 o 2018; in ogni caso, la decorrenza non potrà essere anteriore al 1° febbraio. Lo precisa l’Inps nella circolare n. 15/2019, spiegando che la proroga dell’Ape sociale fino al 31 dicembre 2019 è fatta dal dl n. 4/2019 senza soluzione di continuità rispetto al passato. La prima scadenza delle domande di riconoscimento del diritto è fissata al 31 marzo.
Permettersi una colf quest’anno sarà un po’ più costoso, sia per quanto riguarda la retribuzione, sia sul versante contributivo. Busta paga e conto Inps lievitano infatti per effetto del costo della vita rilevato dall’Istat. Per quanto riguarda gli stipendi, gli incrementi per i domestici conviventi del livello più basso, vanno da poco più di 7 euro: passano da 629,15 a 636,20. Circa 15 euro in più coloro che assistono persone non autosufficienti. L’adeguamento seppur contenuto porterà ad un aumento di circa 55 euro all’anno per le famiglie con una colf e di circa 105 euro per la badante. Mentre l’aumento dei contributi farà sentire i suoi effetti solo a partire dal prossimo 10 aprile, in occasione della prima scadenza contributiva relativa al primo trimestre del 2019. L’incremento è abbastanza modesto: per una colf con paga oraria di 9 euro si pagheranno solo tre centesimi in più. I nuovi valori sono contenuti nella circolare Inps n.16/2019.

corsera

  • Reddito di cittadinanza, apre il sito web
Con il lancio ufficiale del sito (www.redditodicittadinanza.gov.it) online da ieri pomeriggio entra nel vivo la misura di sostegno cara ai Cinquestelle. Ma sulla pagina web istituzionale ci sono solo informazioni, per ora. Le richieste per ottenere il sussidio potranno partire non prima del 6 marzo («non affollatevi tutti quel giorno però», sorride Di Maio).
Quota 100. Arrivate 18 mila domande per andare in pensione, un terzo da dipendenti pubblici
  • Unipol e Bper, pronto il riassetto per l’alleanza
È in dirittura d’arrivo l’integrazione di Unipol Banca in Bper. Il consiglio dell’istituto modenese guidato da Alessandro Vandelli e quello della compagnia assicurativa guidata da Carlo Cimbri (che con il 15% è primo socio di Bper) sono convocati per giovedì per i conti annuali e in quell’occasione — secondo qualche fonte, anche prima — potrebbe essere ufficializzata una operazione straordinaria di cui si parla da mesi e a cui lavorano gli advisor Citi per Bper e Credit Suisse e Mediobanca per la compagnia bolognese. Prendendo Unipol Banca, ripulita di gran parte dei crediti deteriorati, Bper si rafforza anche in vista delle future mosse del risiko bancario, sia che puntino in direzione Siena per sistemare Mps sia verso le altre ex popolari del Nord, da Ubi a Creval, a Sondrio, senza escludere Carige (che però appare più improbabile). Bper dovrebbe riconoscere a Unipol Banca un valore attorno ai 200 milioni, che non è ancora chiaro se verrà pagato in contanti o con nuove azioni Bper. Nel frattempo Vandelli, in vista del piano industriale che presenterà il 28 febbraio, dovrebbe procedere al riacquisto del 49% della controllata Banco di Sardegna dalla omonima fondazione e del 40% di Arca Sgr dalle liquidazioni di PopVicenza e Veneto Banca, in tandem con Pop.Sondrio. Della sgr Bper diventerebbe azionista con oltre il 50%.

  • Boeri: Quota 100 solo per 650mila in tre anni
Se quota 100 premierà soprattutto i lavoratori maschi del Nord con carriere contributive piene e i dipendenti pubblici, il Reddito di cittadinanza andrà invece a beneficio di residenti al Sud, soprattutto single, e garantirà livelli di reddito in molti casi superiori a quelli che potrebbero avere lavorando. È una critica serrata quella che ha proposto ieri in audizione al Senato il presidente uscente dell’Inps, Tito Boeri. Numeri e simulazioni, quelle offerte, che vanno oltre la relazione tecnica del decreto e fotografano gli aspetti distributivi e di target delle due misure simbolo del governo gialloverde. Secondo Boeri nel triennio i quotisti effettivi si fermeranno a 650mila. E la misura peserà, parecchio, sulle generazioni future: «si prevede un aumento del debito implicito di circa 38 miliardi in tre anni, che lieviterebbe a oltre 90 miliardi nel caso in cui l’intervento diventasse strutturale». Mentre i pensionati attuali pagheranno «con la deindicizzazione delle pensioni. È la parte che contribuisce di più a sostenere quota 100».

 

  • Generali. Del Vecchio sale al 4,71% del capitale
Leonardo Del Vecchio sale ancora in Generali. Il fondatore di Luxottica, attraverso Delfin, ha comprato 1,14 milioni di azioni del Leone tra il 31 gennaio e il primo febbraio, portandosi al 4,71%. Francesco Gaetano Caltagirone resta invece fermo al 4,92%.

 

  • Pensioni nella scuola con Quota 100 anche prima dei requisiti
I dipendenti del settore scolastico possono accedere alla pensione con Quota 100 o a quella anticipata dal prossimo 1° settembre anche se maturano i requisiti successivamente, purché entro la fine del 2019. Le indicazioni sono state fornite dal ministero dell’Istruzione con la circolare 4644/2019.
Per effetto del decreto legge 4/2019, quest’anno si può accedere alla pensione con almeno 62 anni di età e 38 di contributi (Quota 100) oppure con 42 anni e 10 mesi di contributi (un anno in meno per le donne) indipendentemente dall’età. In quest’ultimo caso la novità consiste nell’aver bloccato fino al 2026 il requisito dell’anno scorso, invece di adeguarlo alla variazione della speranza di vita, cosa che avrebbe comportato un incremento di cinque mesi. Inoltre, è stata ripristinata “opzione donna” cioè il pensionamento per le lavoratrici che hanno raggiunto 35 anni di contributi e 58 anni di età (59 se hanno lavorato anche come autonome) entro il 2018.

 

  • Risarcimento danni da un tweet
Un tweet costa oltre 70mila euro al ministero dei Beni culturali, se ritarda un progetto di opera pubblica: la condanna è stata emessa dal Tar di Genova (sentenza 11 / 2019), in una lite con il Comune della Spezia. Si discuteva dell’eliminazione di un filare di pini nella piazza Verdi del capoluogo: sulla scia di un’accesa contestazione, un tweet del ministro preannunciava la richiesta al Comune di sospendere i lavori in attesa della verifica del progetto. Questo ha causato oltre 600 giorni di ritardo nell’esecuzione, per l’attesa delle pronunce Tar (787/ 2014) e del Consiglio di Stato (769/2015): dopo attente ricerche, i lavori hanno potuto essere ultimati, perché la piazza è risultata disegnata nel 1932 senza il filare centrale di alberi, risalente al decennio successivo.
La composizione della piazza si era poi consolidata con toni mediterranei, inglobando i pini. Mentre i giudici decidevano, la gara di appalto per eseguire lavori (eliminando gli alberi) era già stata effettuata, ed i lavori erano stati sospesi all’indomani del tweet; il Comune ha quindi dovuto indennizzare l’impresa appaltatrice versando oltre 200mila euro, importo che poi il Comune ha chiesto al ministero, responsabile del ritardo.

 

  • I medici contestano le compagnie sulle convocazioni
L’Ordine del medici contro la prassi di far convocare chi subisce lesioni fisiche in incidenti direttamente dai sanitari che lavorano per le compagnie assicurative. Il presidente provinciale di Milano ha scritto all’associazione delle compagnie (Ania) e all’autorità di vigilanza (Ivass) per chiedere di intervenire «al fine di sanare la situazione creatasi». Cioè, sostanzialmente, per fare in modo che le assicurazioni tornino a occuparsi direttamente di contattare i danneggiati per farli presentare alla visita in cui in danno viene accertato e valutato.
La lettera è datata 23 novembre e non ha ancora avuto effetti concreti. L’esame della questione è stato completato, già ai primi di dicembre, solo dall’Ordine degli avvocati di Milano, cui la lettera era stata inviata per conoscenza (come ai ministeri della Salute e dell’Interno, alla presidenza del Tribunale di Milano e all’Amla, la locale associazioni dei medici legali, che ha sollevato il problema). Ma l’organismo dei legali non ha ritenuto di intervenire.
Perciò starà al singolo avvocato intervenire ogniqualvolta riscontri profili rilevanti. Che si presentano molto spesso, almeno stando all’Ordine dei medici: la lettera afferma che la segnalazione ricevuta riguarda «quasi tutte le compagnie assicurative». L’Ania, comunque, non commenta il contenuto della lettera.

 

  • Condominio «colpevole» se ostacola i lavori
Impedire la corretta manutenzione della terrazza con “condotte oppositive” esime il detentore dalla responsabilità del custodo.
Il principio è stato applicato di recente dalla Corte di cassazione nell’ordinanza 1188/2019, con la quale ha accolto il ricorso di un condòmino condannato, in entrambi i gradi di giudizio, a risarcire i danni cagionati dalle infiltrazioni provenienti dalla propria terrazza a livello all’appartamento sottostante.

  • Assicurazione vita: un buon 2018 anche se finisce in rosso
Nonostante la raccolta netta negativa per 600 mln a dicembre, sui 12 mesi il saldo rimane positivo per 22,4 mld, secondo i dati diffusi dalla FFA. A novembre la raccolta netta era stata di 2,6 mld. Il crollo di dicembre sarebbe dovuto alle unit linked.