La sentenza del giudice penale che, accertando l’esistenza del reato, abbia altresì pronunciato condanna definitiva dell’imputato al risarcimento dei danni in favore della parte civile, demandandone la liquidazione a un successivo e separato giudizio, spiega, in sede civile, effetto vincolante in ordine alla declaratoria iuris di generica condanna al risarcimento ed alle restituzioni, ferma restando la necessità dell’accertamento, in sede civile, della esistenza e della entità delle conseguenze pregiudizievoli derivate dal fatto individuato come potenzialmente dannoso e del nesso di derivazione causale tra questo e i pregiudizi lamentati dai danneggiati.

Ne consegue che l’accertamento fattuale, relativo alla mancata copertura assicurativa, compiuto nel processo penale, in cui ha partecipato la Compagnia responsabile civile, e che si è concluso con l’affermazione della penale responsabilità dell’imputato e la condanna dello stesso, in solido con la Compagnia e, al risarcimento dei danni in favore delle costituite parti civili, non può non fare stato nei confronti della detta responsabile civile, trattandosi di accertamento in fatto che ha costituito il presupposto stesso della condanna generica della impresa designata, al risarcimento dei danni.

Corte di Cassazione, sez. III Civile, ordinanza 11 dicembre 2018 n. 31947