Anima ha archiviato il 2018 con un utile netto consolidato di 122,1 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente. L’utile normalizzato è stato pari a 163,2 milioni, in miglioramento del 22%. È stato proposto un dividendo di 0,165 euro per azione. La raccolta netta è stata positiva per circa un miliardo e le commissioni nette di gestione sono salite del 33% a 280,7 milioni (+33%).

«Si è chiuso un 2018 difficile per tutto il settore a livello globale, nel quale Anima ha saputo interpretare al meglio il suo ruolo di aggregatore, con risultati commerciali ed economici di tutto rispetto», ha osservato l’a.d. Marco Carreri. «L’anno che si è appena aperto, e che ha evidenziato un generalizzato e robusto recupero delle quotazioni in larga parte dei mercati finanziari, si mantiene comunque incerto per quanto attiene allo scenario politico ed economico. Questo scenario non deve comunque mettere in ombra l’elevato potenziale che il mercato Italiano può ancora offrire, grazie anche a un elevatissimo stock di ricchezza detenuto dalle famiglie, che sempre di più guardano ai prodotti finanziari nelle loro preferenze di investimento e alla capacità della nostra società di interpretare e dare risposte concrete alle esigenze di tale clientela».
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