di Anna Messia
Poste Italiane promette dividendi più ricchi. E Piazza Affari ieri ha ovviamente apprezzato spingendo il titolo: +5,8% a 7,04 euro. La promessa di una cedola crescente è contenuta nel piano industriale quinquennale Deliver 2022 presentato ieri a Milano dall’amministratore delegato Matteo Del Fante in occasione del primo Capital Markets Day organizzato da Poste nella sede di Borsa Italiana. «Finora Poste aveva promesso al mercato un payout dell’80%; il nuovo messaggio è che ci impegniamo ad accrescere il dividendo, a prescindere dall’andamento del gruppo», ha dichiarato Del Fante. Il business plan prevede in particolare un aumento della cedola del 5% l’anno fino al 2020 rispetto ai 0,42 euro che saranno pagati sul bilancio 2017. Per il 2021 e per il 2022 è stato invece fissato un payout minimo del 60%, «ma da qui al 2020 ci sarà tempo per rivedere la politica anche sugli ultimi due anni», ha aggiunto Del Fante.
Per quanto riguarda gli obiettivi finanziari, nell’arco del piano Poste prevede un crescita del risultato operativo del 10% a 1,8 miliardi (dagli 1,1 miliardi attuali) grazie a una riduzione dei costi e a un aumento dei ricavi a 11,2 miliardi entro il 2022 (con una crescita media annua dell’1%) supportati dallo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. L’utile è previsto invece in aumento a 1,2 miliardi con una crescita media annua del 13% e un return on equity del 13% (+3,4%).
Lo sviluppo si baserà su tre pilastri: il riassetto della divisione corrispondenza e pacchi (i postini avranno un ruolo sempre più importante), l’evoluzione dei servizi finanziari e assicurativi (previsto il debutto del gruppo nell’Rc Auto) e la convergenza dei servizi di pagamento mobili e digitali. La base clienti su cui lavorare è enorme, visto che 1,5 milioni di italiani entrano ogni giorni in un ufficio postale e 1,3 milioni utilizzano gli strumenti digitali di Poste Italiane, e anche la rete del gruppo è un unicum nel Paese, coprendo il 100% del territorio nazionali con 2 mila centri di distribuzione.
«Il piano Deliver 2022 ci consentirà di valorizzare appieno le caratteristiche uniche della nostra rete e di confermare la nostra posizione di società di distribuzione più sicura e affidabile d’Italia», ha sottolineato Del Fante, che punta in particolare alla crescita del segmento pacchi (oggi la media italiana è di due pacchi pro capite spediti l’anno, rispetto agli 8-10 della media europea). «L’aumento atteso è una grande opportunità per noi», ha detto l’amministratore delegato, ricordando che già oggi il gruppo distribuisce prodotti per conto di Amazon. In particolare, il gruppo prevede che il calo dei ricavi del comparto corrispondenza sarà compensato dall’aumento di quello dei pacchi da 700 milioni a 1,2 miliardi nel 2022; i pacchi recapitati dai portalettere sono destinati di fatto a triplicare passando dagli attuali 35 milioni a 100 milioni di pezzi a fine piano. «Poste Italiane investirà in nuove tecnologie di distribuzione e automazione e creerà una rete integrata tra pacchi e corrispondenza», ha sottolineato il gruppo. Nel settore pagamenti, mobile e digitale, lanciato recentemente da Poste sotto la guida di Marco Siracusano, gli obiettivi del piano prevedono ricavi in crescita da 600 a 800 milioni, con il gruppo che vuole consolidare la posizione di leadership di mercato nei sistemi di pagamento, incluso l’acquaring. Nel settore dei servizi finanziari i ricavi sono attesi stabili a 4,9 miliardi (5 miliardi nel 2017) riducendo al tempo stesso il peso delle plusvalenze di capitale (essenzialmente Btp), azzerandole nel 2022 rispetto ai 500 milioni nel 2017. La crescita più forte è attesa dai servizi assicurativi, da 1,5 miliardi e 1,9 miliardi di ricavi, con un aumento costante nel comparto Vita e con un notevole incremento del comparto Danni e Infortuni. «Poste Italiane rafforzerà la propria offerta di prodotti previdenziali e benefici aziendali, amplierà il ramo Danni e Infortuni e nell’arco di piano è previsto anche il debutto nel ramo Rc Auto con un approccio graduale e valutando la strategia migliore, visto il combined ratio di mercato (vicino al 100%, ndr)», ha spiegato Del Fante, aggiungendo che potrebbero essere individuate altre compagnie assicurative con cui lavorare in partnership oltre a Poste Assicura.
Il piano prevede infine una manovra importante sulle risorse umane di Poste Italiane, che resta il principale datore di lavoro del Paese: è prevista una riduzione media annua di 3 mila dipendenti da quest’anno al 2022, compensata in parte dall’assunzione di 10 mila figure professionali, di cui la metà saranno esperti in ambito finanziario e assicurativo. (riproduzione riservata)
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