di Luciano Mondellini
PartnerRe, la compagnia di riassicurazione con base alle Bermuda controllata da Exor al 100%, ha chiuso in rialzo l’esercizio 2017. Ma l’utile, piazzandosi nella parte bassa della forchetta attesa dai broker, ha deluso il mercato e si è ripercosso in maniera negativa sul titolo Exor . L’azione della holding di casa Agnelli infatti, ha perso il 2,7% a 59,5 euro non solo per il calco di Fca (-2%) ma anche per il rendiconto di Partner Re. Ciò detto, PartnerRe garantirà a Exor un monte dividendi di 145 milioni di dollari.
Nel dettaglio la compagnia di riassicurazione ha chiuso l’esercizio 2017 con ricavi a 5,6 miliardi di dollari (4,8 miliardi di euro) rialzo rispetto ai 5,3 miliardi del 2016. L’utile netto è stato invece di 217 milioni di dollari contro i 456 del 2016 (su cui però pesava in termini positivi una posta straordinaria). Nel quarto trimestre invece il fatturato si è attestato su 1,2 miliardi di dollari (in crescita dagli 1,1 del 2016). Il trimestre si è chiuso con un utile netto di 72 milioni di dollari contro una perdita netta di 191 milioni di dollari nel quarto trimestre 2016, portando l’utile 2017 a 217 milioni di dollari (-44% anno su anno). Questa voce, rettificati dalle voci straordinarie, è salita a 250 milioni di dollari, restando pur sempre nella parte bassa della guidance fornita all’Investor day della compagnia di ottobre (220-300 milioni).
Bisogna sottolineare però che il 2017 è stato infatti un anno record per le calamità ambientali. Solo nel quarto trimestre per esempio i conti hanno subito l’impatto degli incendi in California per circa 120 milioni di dollari.
Per quanto riguarda il 2018 la società non ha fornito obiettivi quantitativi, ma ha dato indicazioni qualitative positive con riferimento a un aumento a doppia cifra dei premi nell’area delle catastrofi che però pesa meno del 10% sul totale del business. (riproduzione riservata)
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