di Anna Messia
Generali e Intesa Sanpaolo messe insieme sarebbero un colosso italiano dell’assicurazione Vita e Danni. Ma anche da solo il gruppo bancario continua a registrare la crescita delle sue attività assicurative e si contende la leadership italiane del ramo Vita con le Poste Italiane . I dati di bilancio 2016, appena pubblicati, mostrano un rallentamento della nuova produzione Vita del 13,2%, da 27,2 miliardi di dicembre 2015 a 23,65 miliardi della fine dello scorso anno. Mentre la produzione netta è stata pari a 9,86 miliardi, in frenata del 19,7% rispetto a dicembre 2015, in linea del resto con il mercato Vita che ha subito un rallentamento in particolare nell’offerta dei prodotti tradizionali. Ma nell’ultimo anno gli asset under management della divisione insurance di Intesa Sanpaolo , guidata da Nicola Maria Fioravanti, sono cresciuti dell’8,5% passando da 132,5 a 143,7 miliardi. E anche il risultato netto consolidato ha evidenziato una buona performance. Nonostante l’andamento dei mercati, la divisione ha raggiunto il traguardo dei 691,1 milioni rispetto ai 658 milioni di dicembre 2015, con una crescita del 4,9%. E se si esclude la plusvalenza per la cessione della quota detenuta da Intesa Sanpaolo Vita nella compagnia cinese Union Life, realizzata nel 2015, ma anche la plusvalenza per la cessione di un immobile della compagnia, incassata alla fine dello scorso anno, la crescita dell’utile è ancora più consistente e sale al 9,7%. Con un Solvency Ratio che a dicembre 2016 era del 180%. (riproduzione riservata)
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