di Simona D’Alessio

Porte aperte (e tutele assicurate) all’Enpam per i futuri «camici bianchi», senza che debbano attendere l’abilitazione professionale. È quello che prevede la norma, contenuta nella legge di stabilità 2016 (comma 253), grazie alla quale gli studenti del V anno della facoltà di medicina potranno scegliere di iscriversi all’ente previdenziale di categoria, versando dei contributi minimi pari a «circa 100 euro», la metà di quanto dovuto dai professionisti con meno di trent’anni. A fare il punto sull’opportunità, e sui risvolti previdenziali e assistenziali di quegli universitari il cui approdo lavorativo «è ormai segnato» è stato ieri il presidente dell’ente dei medici e degli odontoiatri, Alberto Oliveti, durante un incontro con alcuni parlamentari, a Roma; definendo un «atto innovativo» la chance offerta ai colleghi del domani di godere dei diritti previsti per la platea degli iscritti, il numero uno della cassa pensionistica ha posto l’accento su un particolare vantaggio, ovvero che le nuove leve della categoria «non dovranno necessariamente pagare subito» la quota minima, giacché l’Enpam potrà concedere «prestiti d’onore di pari importo da rimborsare dopo l’ingresso nel mondo del lavoro». Ma di cosa potranno usufruire gli studenti prossimi alla laurea? In caso di «eventi devastanti, come l’inabilità a poter praticare la professione, si avrebbe diritto a ricevere 15.000 euro all’anno per sé», nonché la pensione di reversibilità per i superstiti; nel ventaglio di welfare proposto, inoltre, spiccano i mutui per l’acquisto della casa, iniziativa rifinanziata dall’ente nel 2016 con un bando del valore di 100 milioni. Per conoscere le modalità e la data d’avvio delle iscrizioni, però, occorrerà aspettare il nulla osta dei ministeri vigilanti dell’economia, del welfare e della salute. Oliveti, infine, ha annunciato l’intenzione della Cassa di investire proprie risorse in progetti per la «residenzialità degli studenti fuori sede», realizzando alloggi da affittare a condizioni di favore ai nostri «cervelli» sia in Italia, sia all’estero.

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