Nell’ultima settimana si sono ingenerati dubbi sulle modalità di rimborso  delle  cure  mediche  “post  incidente  stradale”  erogato  dallo  Stato  alle strutture del Sistema Sanitario Nazionale attraverso l’Erario.

Per questo motivo  l’ANIA è intervenuta con una nota per chiarire  che  questo  sistema  di  rimborso  si  basa  sulla  Direttiva comunitaria  92/49/CEE  (c.d.  “terza  direttiva  Danni”)  e  consiste  in  un  contributo forfettario percentuale sul prezzo della polizza rc auto che viene versato integralmente all’Erario dalle compagnie di assicurazione.
Il contributo forfettario è  stato introdotto dallo Stato Italiano sin dal 1995 con l’obiettivo di razionalizzare e velocizzare il relativo flusso finanziario alle strutture pubbliche.

Il contributo, ribadisce ANIA, attualmente pari al 10,5% del prezzo dell’assicurazione rc auto, garantisce la  copertura  sufficiente  a  sostenere  le  spese  sanitarie  per  le  vittime  degli  incidenti stradali.  Inoltre  questo  sistema  evita  che  ciascun  ospedale  debba  recuperare  i  costi sanitari  dell’incidente  stradale  dalla  compagnia  di  assicurazione  del  responsabile  con evidenti  ulteriori  aggravi  amministrativi  e  ritardi  difficilmente  sostenibili  dall’attuale assetto della Sanità pubblica.