La quota del 50% di Banca Esperia in mano a Mediolanum è destinata con ogni probabilità a non essere ceduta neppure quest’anno. «Queste cose si fanno quando ci sono le situazioni favorevoli», ha spiegato il presidente del gruppo Mediolanum, Ennio Doris, interpellato sulla possibile cessione della partecipazione al partner Mediobanca, che detiene l’altra metà e ha un diritto di prelazione.

Il nodo riguarda la valutazione dell’azienda nel suo complesso. «È ovvio che in questo momento è sceso un po’ tutto e, siccome non abbiamo fretta e non abbiamo bisogno, vediamo con calma», ha ribadito il figlio Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum.

Esperia ha conseguito buoni risultati nell’esercizio 2015: l’utile netto è balzato a 6,6 milioni dagli 1,8 mln dell’anno precedente e le masse amministrate sono aumentate dell’8% a 17,19 miliardi. «Speriamo prosegua e che quest’anno vada ancora meglio», ha commentato Massimo Doris, che, alla domanda se nel 2016 Mediolanum sarà ancora socia, ha risposto: «È molto probabile, ma vedremo. Per il momento non credo se ne faccia nulla».

È altamente improbabile, invece, l’eventualità contraria, cioè che sia Mediolanum ad acquistare da Mediobanca il 50% di Esperia: «È difficile, non dico impossibile ma poco probabile. Siamo più noi venditori. Loro il business di Esperia non ce l’hanno, mentre noi lo abbiamo anche direttamente, quindi ha più senso che la prendano loro», ha affermato l’a.d. di Banca Mediolanum.

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