di Anna Messia

Almeno una certezza a breve ci sarà nell’intricata vicenda che vede il broker napoletano Antonio Somma contrapposto, con una causa miliardaria, al colosso assicurativo americano AmTrust. I superconsulenti chiamati in campo dal collegio arbitrale dovranno quantificare, tra aprile e maggio, i danni effettivamente subiti dal manager.

Finalmente entrerà quindi nel vivo di una questione tanto complicata quanto rilevate per il mercato assicurativo italiano o, meglio, per un suo comparto: quello delle polizze di Asl e medici. Perché AmTrust in pochi anni è arrivata ad assicurare circa il 60% degli ospedali italiani e oltre 57 mila medici, crescendo con forza in un settore da cui le compagnie generaliste sono fuggite e arrivando a raccogliere complessivamente in Italia circa 300 milioni di premi lordi. Una crescita di cui Somma rivendica in buona parte il merito, chiedendo ricchi risarcimenti al colosso Usa, accusato di aver interrotto prima del tempo il contratto di distribuzione che lo avrebbe legato a Somma in esclusiva fino al 2025. La richiesta è arrivata a superare i 2 miliardi, cifra che, secondo il manager partenopeo, potrebbe avere effetti sulla solidità del gruppo Usa. Ma a questo punto a dire la loro dovranno essere i periti chiamati in campo dal collegio arbitrale. Lo studio Gnudi Guatri entro il 6 aprile dovrà quantificare il calcolo delle provvigioni rivendicate da Somma per il portafoglio premi in essere al momento dello scioglimento del rapporto, che potrebbe valere complessivamente fino a 80 milioni. Poi, l’8 maggio, lo stesso perito dovrà depositare anche la relazione per calcolare gli eventuali danni subiti da Somma, che, secondo il manager, farebbero lievitare il conto a 2 miliardi. Si vedrà. Intanto Somma una vittoria è già riuscito a portarla a casa, visto che il collegio arbitrale ha respinto le istanze di revoca dell’incarico ai periti, chiesto dalla compagnia americana, fissando appunto le date per il calcolo del danno. La vicenda, come detto, resta però complicata, se si aggiunge per esempio che lo Somma la scorsa estate è stato radiato dall’Ivass. Una decisione contro cui il manager ha già fatto ricorso al Tar e che non c’entra nulla con il braccio di ferro in corso con AmTrust, assicura lui. (riproduzione riservata)

Fonte:2logo_mf