di Andrea Pira

Più bond, un po’ meno immobili, che comunque restano preponderanti, e investimenti nel sistema Paese. Il quadro emerge dall’indagine della Commissione di vigilanza sui fondi pensione sulla situazione patrimoniale degli Enti previdenziali, in quella che è anche la prima analisi puntuale delle Casse private. Il dato è riferito al 2014, anno in cui secondo l’analisi della Covip, le attività totali detenute hanno sfiorato i 72 miliardi di euro con aumento di 6,3 miliardi rispetto al 2013. La composizione del portafoglio, spiega il documento, «vede la rilevante presenza degli investimenti immobiliari», che contano per il 26,6% del totale a poco più di 19 miliardi. La quota è però in progressiva diminuzione. Una flessione del 3,2% rispetto al 2012 che diventa del 6% se si allarga il confronto al 2012. I fondi immobiliari, continua l’indagine, «sono diventati la tipologia più rilevante di asset immobiliari», per un totale di circa 10 miliardi pari al 13,7% delle attività.

La Covip evidenzia inoltre un propensione degli enti a investire nel sistema Paese. Un dato vero in particolare per le Casse che hanno investito 32 miliardi di euro (il 46% delle loro risorse) mentre contando anche la quota dei Fondi sono stati incanalati in Italia complessivi 5,2 miliardi di euro, Le Casse hanno privilegiato soprattutto gli investimenti immobiliari, un quarto del totale a 18,5%; seguiti dai titoli di Stato (10,4 miliardi) e da titoli emessi dalle aziende pari 2,6 miliardi, di cui 1,1 miliardi in obbligazioni e 1,5 miliardi in azioni. Guardando invece agli investimenti all’estero le attività delle Casse si attestano a 25,6 miliardi, il 35,5 del totale. Al contrario i Fondi hanno privilegiato gli investimenti non domestici, ma comunque hanno investito in Italia circa il 35% delle risorse, per oltre 35 miliardi di euro. (riproduzione riservata)

Fonte:2logo_mf