Fideuram (gruppo Intesa Sanpaolo) ha chiuso il 2015 con un utile netto di 747 mln euro, in crescita del 28% rispetto allo stesso periodo del 2014. 

La raccolta netta, spiega una nota, e’ di 7,8 mld euro, n fortissima crescita rispetto all’esercizio 2014 (+116% a/a). Al 31 dicembre le masse amministrate sono pari a 188,9 miliardi, in aumento di oltre 10 miliardi (+6%) rispetto al 31 dicembre 2014. L’analisi per aggregati evidenzia il risultato conseguito nella componente di risparmio gestito, pari a 132 miliardi, in aumento di 10,4 miliardi (+9%) rispetto al saldo di fine 2014 soprattutto per effetto dell’eccellente performance delle gestioni patrimoniali (7,3 miliardi, +22%) e delle assicurazioni vita (5,6 miliardi, +16%). L’incidenza della componente di risparmio gestito sul totale delle masse amministrate passa dal 68% di fine 2014 al 70% del 31 dicembre 2015. Le masse amministrate in regime di consulenza a pagamento ammontano a circa 32,6 miliardi (+7% rispetto al 2014), pari a oltre il 17% delle masse totali. La raccolta netta di risparmio gestito, pari a oltre 10 miliardi, ha registrato un incremento di 0,2 miliardi, superando (+2%) il già eccellente risultato del 2014, con un significativo aumento della raccolta in gestioni patrimoniali (+3 miliardi) e in assicurazioni vita (+0,5 miliardi), a fronte di una flessione della raccolta in fondi comuni (- 3,3 miliardi).

Al 31 dicembre 2015 il numero complessivo dei private banker delle Reti si è attestato a 5.846, con un portafoglio medio pro-capite di ? 32,3 milioni, in crescita di circa 1,7 milioni rispetto allo scorso anno.

L’analisi dei principali aggregati del Conto Economico evidenzia che le commissioni nette sono risultate pari a 1,47 miliardi, in aumento (+20%) rispetto al saldo di 1,22 miliardi dello scorso anno. Le commissioni nette ricorrenti, componente principale del margine commissionale, sono risultate pari a 1,35 miliardi, segnando una crescita del 19% rispetto allo scorso esercizio. Le commissioni di performance sono risultate pari a 30 milioni, con un’incidenza del 2% sul totale del margine commissionale. Le spese di funzionamento, pari a 536 milioni, hanno mostrato un andamento sostanzialmente in linea (+1%) con quello del 2014, evidenziando l’efficacia delle azioni volte al controllo dei costi pur in un contesto di rafforzamento quantitativo e qualitativo. Il Cost/Income Ratio è risultato pari al 32%, in forte miglioramento rispetto al 37% registrato nei nel 2014. I coefficienti patrimoniali consolidati di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking, calcolati in base alle regole di Basilea 3, si confermano ampiamente al di sopra dei livelli minimi richiesti dalla normativa. In particolare, al 31 dicembre 2015 il Common Equity Tier 1 è risultato pari al 17,9%.

Il Presidente Matteo Colafrancesco ha espresso “soddisfazione ed apprezzamento per i risultati raggiunti, frutto del contributo di tutte le società del nostro gruppo. Risultati che giungono al termine di un anno che ha visto realizzarsi l’unione tra Fideuram ed Intesa Sanpaolo Private Banking, valorizzandone le identità ed eccellenze specifiche. Grazie ad un modello di servizio unico sul mercato, la creazione di valore per tutti i nostri stakeholder si coniuga perfettamente con un servizio di consulenza alla clientela di grande qualità”.

Paolo Molesini, a.d. e d.g., ha dichiarato: “i risultati del 2015 dimostrano la forza combinata dell’eccellente lavoro svolto dai nostri private banker e del supporto fornito dalle strutture centrali e società prodotto, in Italia e all’estero. Quasi 8 miliardi di raccolta netta, più di 10 miliardi di raccolta di risparmio gestito sono dati di assoluta rilevanza che, uniti ad un governo attento della dinamica dei costi, ci consentono di generare un utile in forte crescita rispetto a quanto realizzato da Fideuram ed Intesa Sanpaolo Private Banking nel 2014. Ciò dimostra la validità del nostro progetto strategico e ci consente di affrontare il 2016 forti di una solidità patrimoniale ai vertici del mercato e motivati più che mai per affrontare le nuove sfide che ci aspettano. L’intensa progettualità che ci anima ha consentito l’avvio dei centri dedicati alla clientela High Net Worth, il rilancio delle nostre attività in Svizzera e l’apertura della filiale di Londra; a breve nascerà la piattaforma di digital advisory Alfabeto. Questo rappresenta la migliore premessa ai nostri risultati futuri e alla loro sostenibilità nel tempo”.