di Anna Messia

Alcune sono alle battute finali, altre in fase di definizione. Quel che è certo è che Assiteca , il primo broker assicurativo indipendente italiano, che dal 27 luglio è quotato a Piazza Affari, sta per avviare una nuova campagna acquisti. L’ultima operazione di peso completata l’anno scorso è stata l’acquisizione di Gpa, che ha apportato al gruppo commissioni complessive per circa 7 milioni e ha consentito ad Assiteca di chiudere il bilancio 2015 (che per il broker si conclude a giugno) con 59 milioni di commissioni complessive. «Le previsioni per quest’anno sono di arrivare a giugno con commissioni vicine ai 67 milioni», anticipa a MF-Milano Finanza il presidente e fondatore di Assiteca Luciano Lucca, «grazie anche a nuove acquisizioni, con una crescita del 31% in due anni».

Crescita che non trascurerà l’estero, in particolare la Spagna, dove il gruppo controlla già Eos Global. Il mercato del brokeraggio del resto è alle prese da tempo con un calo strutturale delle commissioni, che «fa aumentare le possibilità di aggregazioni e le occasioni per chi, come Assiteca , punta ad avere un ruolo da protagonista di questo riassetto», aggiunge Lucca. La quotazione in borsa è stata utile proprio per aumentare le munizioni del gruppo guidato da Gabriele Giacoma, anche se la volatilità che ha caratterizzato Piazza Affari dall’inizio dell’anno ha inevitabilmente penalizzato le azioni del broker, scese di oltre il 35% dall’ipo. «Tale calo non mi preoccupa troppo, visto che non sono venditore dell’azienda», sottolinea Lucca, che considera la quotazione un successo perché «è stata utile ad Assiteca per porsi in maniera più netta nel mercato del brokeraggio, di fronte ai tre big americani (Aon, Marsh e Willis, ndr)». Intanto proseguono le manovre di semplificazione societaria. Nei giorni scorsi il cda ha deciso di fondere in Assiteca tre società: la controllata Assiteca srl (rilevata a dicembre 2014 e oggi uno dei principali broker del Friuli Venezia Giulia), Assiteca & Partners srl (acquisita nel 2009 per dare impulso alla crescita sul territorio toscano) e Assiteca Napoli spa (una delle società di brokeraggio assicurativo più importanti del Sud Italia). «Si tratta dell’operazione finale di un processo di accorpamento delle società controllate al 100% partito negli ultimi anni», conclude Lucca, che ricorda come l’azienda si sia sempre caratterizzata per una gestione collettiva. Perché gli amministratori delle società del gruppo sono poi spesso entrati in cda, composto oggi da 11 membri. L’attuale consiglio scadrà a giugno e in programma c’è un ulteriore allargamento per far spazio, probabilmente, ai nuovi soci che arriveranno con le prossime aggregazioni, che potrebbero essere anche carta contro carta. (riproduzione riservata)

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