Per prudenza l’assicurazione non darà cedole agli azionisti (ci sono anche Reale e Generali) in attesa di Solvency II Intanto Ala sarà fusa: diventerà una divisione del gruppo

di Anna Messia  


Sara Assicurazioni, la compagnia controllata dall’Automobile Club Italia, si appresta a chiudere il 2014 con un utile in forte crescita, superiore a 60 milioni (+36% sul 2013); i dati sono ancora preliminari perché si tratta del bilancio preconsuntivo ma quel che è certo è che gli azionisti, oltre all’Aci (54%) ci sono anche la torinese Reale Mutua (32%) e Generali  (14%), non beneficeranno affatto della crescita. Anzi rimarranno completamente a bocca asciutta, senza dividendo nonostante i 12,5 milioni ricevuti nel 2014. Perché quest’anno bisognerà tenere conto dei nuovi requisiti patrimoniali che arriveranno dal 1 gennaio 2016 con Solvency II, e Sara Assicurazioni ha scelto la via della prudenza, accogliendo pienamente l’invito dell’Ivass, l’Autorità di controllo del settore, che nelle scorse settimane aveva consigliato alle compagnie di essere parche nella distribuzione degli utili, per tenere più fieno in cascina possibile in attesa di avere chiaro il nuovo quadro regolatorio. Eppure in base alle attuali regole di Solvency I, Sara Assicurazioni ha un requisito patrimoniale a fine 2014 del 330% ovvero 3,3 volte il minimo richiesto dall’Ivass. «Con le nuove regole di Solvency II, seguendo la formula standard (quella prevista di default da Solvency II e uguale per tutti), sarebbe del 135-140%», spiega il direttore generale di Sara Assicurazioni, Alessandro Santoliquido, «e salirebbe al 175-185% nel caso di un modello misto (che tiene conto di alcuni parametri specifici della compagnia, ndr)». Insomma, la situazione è comunque sotto controllo, ma Sara ha evidentemente deciso di rafforzare il patrimonio anche perché probabilmente, a differenza degli anni passati, anche l’azionista di maggioranza, l’Aci, non sembra avere bisogno di liquidità, visto che si appresta a sua volta a chiudere il 2014 con un bilancio positivo e in crescita. Per quanto riguarda l’andamento di Sara, la compagnia nel 2014 ha registrato un marcato miglioramento del risultato tecnico, oltre che un andamento positivo della gestione finanziaria. «I premi sono oggi circa 540 milioni di euro, in flessione del 5,3% a causa in particolare della forte contrazione del premio medio Rc Auto», dice Santoliquido, «e il combined ratio è migliorato dal 92,1% del 2013 all’86% della fine dello scorso anno». Continuano intanto i lavori sulla fusione di Ala, che a fine 2015 diventerà una divisione di Sara. Anche questo riassetto è diretta conseguenza di Solvency II.

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